Invece che sottoporsi a pranzi riparatori o subire silenzi corrucciati, ha rispedito le accuse al mittente ribadendo la qualità dei contenuti e la mission del giornale.
Merita di essere incorniciata la risposta della giornalista finanziaria del Financial Times Lucy Kellaway al direttore marketing e comunicazione di HP Henry Gomez che, scontento di un articolo sulla chief executive officer dell’azienda Meg Whitman, ha minacciato nemmeno troppo velatamente di togliere la pubblicità al giornale (“FT management should consider the impact of unacceptable biases on its relationships with advertisers”).
Kellaway, dopo aver risposto all’email in modo diplomatico, ha affidato invece a un editoriale la difesa dell’autorevolezza della testata e della sua indipendenza: “Il mio pezzo non era fazioso e penso lei abbia frainteso il nostro modello di business. E’ il fermo rifiuto del mio direttore a considerare l’impatto dei nostri articoli sugli inserzionisti che rende rispettabile il giornale. E’ quello che voglio fare ed è quello per cui il giornale mi paga».
HP threatens to pull ads because of my col. FT allows me to write this in response. Am lucky to work for FT https://t.co/aEgAiGWlJx via @FT
— Lucy Kellaway (@lucykellaway) February 8, 2016
My reply to HP, which threatened to cut ads in FT after reading my col. I love the FT for letting me write this. https://t.co/m4oBFxzHFn
— Lucy Kellaway (@lucykellaway) February 7, 2016