Continua il successo di ascolti del Festival di Sanremo. L’analisi di VivaKi
La serata di giovedì, dedicata alle cover dei successi del passato, ha ottenuto in media 10,6 milioni di spettatori e 49.5% di share, un risultato addirittura migliore di mercoledì sera quando i telespettatori all’ascolto erano stati 10 milioni per il 41.7% di share.
La prima parte, dalle 21.21 alle 23.56, ha superato i 12,3 milioni di audience e 47.9% di share; la seconda parte, in onda fino alle 1.10, ha raggiunto 6,5 milioni di spettatori e 58% di share. Il picco di ascolto è stato registrato alle 21.49 sul finale dell’esibizione di Anna Tatangelo con 14.686.000 spettatori sintonizzati. Positive le performance di tutti i break, in particolare il secondo che ha superato i 12 milioni di spettatori con una crescita del +61% di share.
Rispetto al 2014 la terza serata del Festival ha recuperato il 38% di ascolti, crescita che sale al +57% sul target giovani 25-34 anni coinvolto anche grazie alle attività social e alle votazioni online/via app. Magri i risultati sulle altre generaliste: solo La 7 riesce a contenere le perdite grazie a Servizio Pubblico; le tv digitali nell’insieme ottengono il 26.5% di share.
Il pubblico televisivo conferma il suo apprezzamento per la nuova conduzione di Carlo Conti e per la scelta degli ospiti che si è dimostrata vincente anche nella terza serata con i comici genovesi Luca e Paolo in scena in due in due diversi momenti entrambi incisivi e divertenti.
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“Ovviamente i dati definitivi di costi e introiti pubblicitari li avremo alla fine del festival. Sono però attendibili le indiscrezioni (leggi qui) che accreditano i costi del festival tra i 15,5 e i 16 milioni e i ricavi pubblicitari intorno ai 20 milioni di euro. Ritengo che alla fine i costi potranno essere più vicini ai 15,5 milioni e gli introiti pubblicitari potranno superare i 20 milioni, con un saldo attivo attorno ai 5 milioni”. Così il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, sintetizza alla vigilia della finale del festival, i conti della kermesse.
“Devo dire -aggiunge Leone- che negli ultimi tre anni è stato fatto un grande lavoro per arrivare a questi risultati. Tre anni fa ci fu un sostanziale pareggio, l’ anno scorso un saldo positivo di circa 2 milioni e quest’ anno almeno di 4. E questo accade anche perché sta diventando più virtuoso pure il modello produttivo. Però la risposta pubblicitaria al festival fa ben sperare non solo per questo festival ma più in generale per una ripresa del mercato pubblicitario nel comparto editoriale”.