In occasione del Safer Internet Day del 9 febbraio (Giornata internazionale sui rischi che comporta utilizzare internet istituita nel 2004 dall’Unione europea), Wired Italia lancia Wired Safe Web, un progetto editoriale per sensibilizzare maggiormente i lettori e l’opinione pubblica su come prevenire e difendersi dalla violenza in rete, in tutte le sue forme. Dall’odio online alla diffusione di contenuti intimi senza consenso, dal cyberbullismo alla violenza contro la comunità LGBT+.
Sono temi di cui Wired Italia già si occupa, con inchieste e approfondimenti, ma che con Wired Safe Web intende sistematizzare, partendo dal supporto a Odiopedia, la mappa delle realtà del terzo settore che garantiscono sostegno alle vittime della violenza in rete.
Un progetto collaborativo, realizzato da Chi Odia Paga, startup che offre consulenza legaltech contro l’odio online, e aperto al contributo e alla segnalazione delle tante associazioni che svolgono sul territorio un prezioso lavoro di aiuto.
La mappa dell’Italia che combatte la violenza in rete vuole essere una bussola per agevolare le persone in cerca di sostegno a trovare lo sportello più vicino a cui potersi rivolgere.
“Wired Safe Web è un progetto che si sposa con i valori principali di Wired che sono la corretta informazione e la creazione di consapevolezza rispetto ai temi del digitale. Molto spesso l’opinione pubblica è esposta ad un’informazione superficiale che a volte sopravvaluta e a volte sottovaluta l’importanza delle piattaforme, soprattutto quelle di condivisione. È invece compito di Wired rappresentare la complessità della rivoluzione digitale, un fenomeno che tocca tutti gli aspetti della nostra vita privata”, spiega Federico Ferrazza, direttore di Wired Italia.