Condé Nast: la cultura è il nuovo KPI, la creatività il linguaggio di contenitori che veicolano messaggi valoriali
Cosa direbbe oggi Susan Sontag della sovraesposizione delle immagini, fruite per millesimi di secondo sugli schermi degli smartphone? Da questa riflessione è partita Alessia Glaviano, direttrice di PhotoVogue Festival ed Head of Global PhotoVogue, per immaginare la nuova edizione dell’evento che si aperto a Base Milano il 17 novembre.
Il festival di moda consapevole, che quest’anno diventa globale con la collaborazione di tutti i PhotoVogue, presenta 6 mostre e più di 150 artisti, con un corollario di appuntamenti e il coinvolgimento di mostre collaterali.
“Vogliamo aiutare il pubblico a fare una riflessione e farlo diventare consapevole dei valore delle immagini”, ha detto Glaviano presentando la nuova edizione del festival. “L’effetto normalizzante che l’esposizione ripetuta al contenuto delle immagini produce può essere di due nature opposte. Da un lato può essere pericoloso e crudele, quando si tratta di immagini di sofferenza. Dall’altro, l’effetto normalizzante può essere utilizzato per favorire lo sviluppo di un mondo più giusto e più aperto alla diversità”, ha aggiunto.
Sul primo ‘lato’ della riflessione, il festival offre la mostra ‘Regarding the pain of the others’, immagini iconiche di eventi catastrofici presentate attraverso la loro descrizione scritta, lasciando a chi guarda il compito di ricostruire l’immagine.
Le potenzialità positive, invece, sono affidate alle mostre ‘Face Forward: Redefining the Vogue Cover’, che presenta alcune delle copertine più diverse delle edizioni internazionali, e ‘Visual communication for change’ per mostrare come la creatività possa aiutare ad affrontare le malattie tropicali neglette in Africa.
Il festival continua con ‘The Next Generation Fashion Image Makers’, risultato della prima Global Multimedia Open Call promossa da tutte le edizioni di Vogue nel mondo per individuare i creatori di immagini più talentuosi, e la sua declinazione italiana con ‘Italian Panorama. Tra le iniziative anche Voice x PhotoVogue, prima incursione nel Web3 di PhotoVogue, con un’istallazione digitale che presenta le collezioni di NFT create dagli 81 artisti partecipanti alla virtual residency.
La cultura è il nuovo KPI e la creatività il linguaggio di questi contenitori che veicolano messaggi valoriali, contenuti e produzioni ad hoc per le aziende che collaborano alle sempre più numerose iniziative di Condé Nast Italia, ha sottolineato Valentina di Franco, Condé Nast Commercial Creative Director, spiegando come il suo team sia “un ponte tra la redazione e i clienti per costruire sorytelling custom”. Al PhotoVogue Festival c’è per la prima volta il brand di gioielleria Crivelli e ci sono le conferme di Audi, Conai, Flos, Gucci Beauty e Xiaomi, partner dell’evento che ha il patrocinio del Comune di Milano, mentre Urban Vision e RMC sono i partner media.