A curare la rivista per il 2023 saranno Steven Holl e Toshiko Mori. La monografia a loro dedicata, insieme al manifesto d’intenti, esce allegata a Domus di dicembre
Giro di boa per Domus: il progetto editoriale 10x10x10 che vede 10 architetti di fama internazionale avvicendarsi alla guida del giornale fino al traguardo dei primi cento anni di vita (per 10 numeri ciascuno e un totale di 10 anni) è giunto a metà del viaggio.
È partito in Italia con Michele De Lucchi (2018), volato in Giappone con Tadao Ando (2021), rientrato in Europa con l’olandese Winy Maas (2019), l’inglese David Chipperfield (2020) e, da ultimo, il francese Jean Nouvel. Ora, il testimone di Domus 10x10x10 approda in America e lo fa con una importante e inedita novità: a curare la rivista per il 2023 saranno due guest editor, Steven Holl e Toshiko Mori, due figure di spicco del panorama non solo dell’architettura, ma del gotha culturale globale.
Entrambi americani, entrambi professori in atenei prestigiosissimi – Columbia e Harvard University – saranno loro a seguire per conto di Domus 2023 l’evoluzione dell’architettura e del design, raccontando come queste categorie si stiano ridefinendo e trasformando in piattaforme di connessione concettuale, prima che fisica e sociale.
Holl e Mori sono quindi i primi due architetti a firmare insieme Domus. Una “non-coppia” che seguirà un manifesto programmatico comune, declinato seguendo la propria diversa sensibilità ma lavorando intellettualmente insieme. A raccontarlo sono loro stessi nel manifesto d’intenti che accompagna il numero di Domus di dicembre che come sempre svela e presenta le nuove firme d’autore tramite una speciale monografia allegata.
Ad accompagnare in questa emozionante quanto impegnativa sfida i due guest editor internazionali sarà come sempre Walter Mariotti direttore editoriale dell’intero sistema Domus, alla guida della redazione dal 2017, e responsabile della continuità del progetto 10x10x10 che commenta: «Un binomio straordinario quello rappresentato da nostri due nuovi Guest Editor a cui diamo il più sincero benvenuto. Il loro è un esercizio di destrezza assoluto, perché pur essendo personalità differenti andranno ad elaborare un concetto unico per Domus. Nella loro attività sia scientifica che progettistica hanno dimostrato come gli elementi classici diventano la base per una dimensione critica sulla società e grazie anche al loro pensiero Domus continuerà ad essere quell’importante avamposto di ricerca e di analisi che è sempre stata. Continuando a proporre inedite riflessioni ed eccezionali prospettive con cui guardare al futuro».
Il primo numero di Domus 2023 firmato Steven Holl e Toshiko Mori uscirà a inizio gennaio.
La monografia a loro dedicata, insieme al manifesto d’intenti, esce allegata a Domus di dicembre (in edicola dal 6 dicembre).