La strategia di video content syndication è stata attivata anche nel nostro paese. A Oath il ruolo di hub per la distribuzione, la monetizzazione in revenue sharing e per l’infrastruttura tecnologica che garantisce la sicurezza di ambiente online e traffico. Dave Simon, VP of Video Content and Syndication di Oath, ci ha raccontato come funziona
La mole di contenuti video che ogni giorno passano sugli asset di Aol e Yahoo è impressionante e grazie all’unione delle due società oggi Oath si può fregiare del titolo di editore più grande del mondo: un miliardo di utenti, partnership con oltre un migliaio di creatori di contenuti (al lordo delle sovrapposizioni tra le 700 di Aol e le 500 di Yahoo), 5000 video pubblicati al giorno distribuiti su oltre 5000 siti partner in tutto il mondo, per oltre 1 miliardo di views mensili.
Per capitalizzare il tempo che le persone trascorrono sulle property – non solo leggendo articoli ma anche utilizzando un servizio come la posta – Oath ha lanciato anche in Italia Video Activation, un’offerta dedicata alle media company, broadcaster, grandi editori, produttori di contenuti che potranno avvantaggiarsi delle audience esterne ai loro sistemi.
«Video Activation è un business focalizzato sulla creazione di strategie di video content syndication per le media company – spiega Dave Simon, VP of Video Content and Syndication di Oath – basata sulla distribuzione dei loro contenuti video al di fuori degli ambienti direttamente controllati. Spesso i grandi editori hanno enormi library di contenuti, più grandi del traffico che riescono a generare. Questa soluzione permette loro di ampliare l’audience su larga scala, grazie ai nostri brand e alla rete di oltre 5000 partner nel mondo, e massimizzare i ricavi pubblicitari dei loro inserzionisti. Sul versante opposto, ci sono numerosi siti che non sono sufficientemente forti per creare contenuti originali. Video Activation permette loro di guadagnare distribuendo i video degli altri editori, con una percentuale sui ricavi pubblicitari al netto dei costi di produzione del contenuto. Oath permette di gestire questo processo in modo efficace, efficiente e sicuro».
Sono state già attivate diverse partnership anche sul mercato italiano per la cessione dei diritti delle loro library, ma per il momento sono ancora riservate.
Su fronte brand safety, la sicurezza è garantita anche sulla ‘coda lunga’ oltre che sui siti direttamente controllati da Oath da un processo che prevede un contatto diretto con i partner della syndication, che prima di essere ammessi devono essere approvati, e l’integrazione all’interno dell’infrastruttura programmatica di distribuzione delle tecnologie di verifica delle frodi e della qualità del traffico. «Abbiamo investito sull’interazione nella piattaforma video delle tecnologie dei migliori vendors – spiega Simon – Ce ne sono 9 diversi tra i quali Moat, Integral Ad Science, WhiteOps, Pixalate, Doubleverify. Attraverso un grande lavoro di prevenzione riusciamo ad analizzare la pagina e se vengono rilevati rischi la DSP non farà il bid. Questo accade perché la nostra tecnologia è presente dentro la pagina: abbiamo fatto un grande lavoro per sviluppare e integrare la tecnologia dei vendors a livello di SSP e player, che costituisce un filtro formidabile tra i marketplace e il traffico fraudolento».
Oath inoltre garantisce la diffusione ottimizzata per qualunque schermo connesso. Giusto per fare un numero la distribuzione avviene su 22 piattaforme OTT e su oltre una settantina di device mobili. «Ogni schermo rappresenta un’opportunità per raccontare una storia e Video Activation è stata pensata per cogliere le opportunità anche degli schermi emergenti. Ad esempio su quelli che iniziano comparire sui frigo potremmo creare l’equivalente del miglior cooking show oggi sul mercato. O su quelli nelle città e nei centri commerciali dotati di tecnologie di image recognition che ti mandano messaggi personalizzati. Questi schermi sono un’opportunità per raccontare storie: se ne hai una e hai una destinazione dove la vuoi veder comparire, noi ti garantiamo che sapremo portarla là».