La neocostituita media company all’interno di Verizon si vuole posizionare come un luogo sicuro per fare marketing, stringendo con gli utenti una relazione biunivoca
Prima uscita pubblica per Oath, la nuova media company nata dalla fusione di AOL con gli asset di Yahoo dopo l’acquisizione di quest’ultima da parte di Verizon. A Cannes il ceo Tim Armstrong ha illustrato il posizionamento della società e l’ambizione di diventare uno dei principali collettori di audience mondiali.
«Il nostro obiettivo non è competere direttamente con Google e Facebook, ma sostanzialmente creare un diverso tipo di relazione con i consumatori» ha spiegato Armstrong, sottolinenando il fatto che l’azienda si vuole presentare agli inserzionisti come un luogo sicuro per fare marketing, attraverso i cui numerosi e “fidati” brand le aziende potranno coinvolgere l’audience il una relazione a due vie, in modo innovativo, sostenuto dalla forza dei dati.
Nei prossimi mesi verrà completata l’integrazione dei vari brand, che al momento operano ancora in modo disgiunto, e verrà creata una nuova piattaforma pubblicitaria comune che avrà anche un nuovo nome.
Se oggi le audience combinate di AOL e Yahoo raggiungono 1,3 miliardi di individui, l’obiettivo è arrivare a 2 miliardi entro il 2020 e raggiungere ricavi pubblicitari tra i 10 e i 20 miliardi di dollari. Oath è attiva oggi in 40 paesi ma nei piani è prevista un’ulteriore espansione.