Gli inserzionisti tornano su Twitter, la WFA monitora l’impegno verso la brand safety

Grandi inserzionisti come Amazon ed Apple stanno tornando a far pubblicità su Twitter dopo aver messo in stand-by i loro budget a seguito del tumultuoso passaggio di proprietà della piattaforma a Elon Musk. Secondo la stampa d’oltreoceano, Amazon si sarebbe impegnata a spendere circa 100 milioni di dollari su Twitter dopo che verranno apportati “alcuni ritocchi alla sicurezza” della sua piattaforma pubblicitaria.

Sempre all’inizio del mese Apple aveva riconfermato il suo budget a Twitter, anche se in un primo momento l’aveva congelato ma non tanto per l’implosione dell’organizzazione aziendale, quanto per la coincidenza con la sparatoria avvenuta a Colorado Springs in un locale LGBT, per evitare di apparire di fianco a notizie riguardanti la tragedia. L’azienda non investe su Instagram o Facebook e su Twitter ha investito quest’anno 150 milioni $.

Secondo MediaRadar, si tratta dell’84% dell’investimento social dell’azienda. Molte aziende hanno fatto comunque marcia indietro: lo scorso maggio gli inserzionisti di Twitter erano 3.980 mentre ad ottobre erano solo 2.315 e oltre 100 inserzionisti avevano fermato gli investimenti.

Secondo il NYT, al 20 novembre i ricavi pubblicitari erano dell’80% sotto le attese.

A monitorare la situazione ci si è messa anche la World Federation of Advertisers, il cui comitato esecutivo ha incontrato il 1° dicembre gli ad executive di Twitter per discutere di brand safety e della Global Alliance for Responsible Media (GARM) di cui fa parte anche Twitter. Secondo la nota dell’associazione, la conversazione si è concentrata sull’impegno di Twitter nei confronti di GARM su definizioni, misure e strumenti comuni e verifiche indipendenti, sulla documentazione relativa alle misure in atto per garantire la brand safety e sullo sviluppo di una tabella di marcia per miglioramenti futuri, in un lasso di tempo accelerato ma stabilito di comune accordo, che verrà resa pubblica a tempo debito.

Gli inserzionisti tornano su Twitter, la WFA monitora l’impegno verso la brand safety ultima modifica: 2022-12-13T11:36:40+01:00 da Redazione

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