Secondo un report di Citi, Apple potrebbe comprare Netflix. L’ipotesi non si basa su indiscrezioni: è il risultato di uno scenario nel quale si intrecciano novità fiscali e obiettivi di strategici. Secondo gli analisti ci sarebbe il 40% di probabilità.
Dal punto di vista strategico, Netflix colmerebbe quel vuoto di contenuti che Apple sta cercando di riempire con investimenti in produzioni proprie. Che però sono su un altro piano rispetto a quelle della società guidata da Reed Hastings e da Amazon. Da tempo, poi, la Mela sta tentando una fonte di entrate capace di affiancare l’iPhone, che ha ancora un peso eccessivo sull’intero fatturato.
Le ultime trimestrali hanno dimostrato che questa fonte non possa essere un altro hardware ma i servizi: come il pagamento di contenuti. L’elemento che però indica una possibile acquisizione di Apple sta nelle casse della Mela. Apple ha una liquidità enorme: 269 miliardi di dollari. Sono però in parte vincolati, perché detenuti per il 94% fuori dagli Stati Uniti. Fino a pochi giorni fa, riportarli in California sarebbe stato un salasso. Molto è cambiato con la riforma fiscale di Trump, approvata alla fine dell’anno: Apple pagherebbe il 15,5% sui capitali rimpatriati e solo il 10,5% sui profitti fatti all’estero.