Il servizio, in partnership con Bing, incrocia le informazioni condivise dagli utenti per ricerche ‘social’
Facebook ha lanciato Graph Search, il motore di ricerca che opera non su tutta la rete ma esclusivamente all’interno del social network fondato da Mark Zuckerberg, incrociando tra loro i dati dei diversi milioni di utenti. La prima versione del Graph Search è incentrata su quattro aree principali: persone, foto, luoghi e interessi. E’ già disponibile per un numero limitato di utenti in versione beta. Il sistema di ricerca del social network sarà integrato con i risultati del motore di ricerca di Microsoft Bing, ed è nei programmi dell’azienda anche una versione mobile.
In sostanza si tratta di un motore di ricerca social che incrocia dati come immagini, video e connessioni degli utenti, per rispondere a domande specifiche, ad esempio “Che locali frequentano i miei amici a San Francisco?”. Così si può trovare un bar, oppure un ristorante o un dentista con i quali i nostri amici si sono trovati bene.
La novità è che la ricerca si estende a tutto il social network e non solo agli “amici” con cui si sa già cosa si ha in comune. Qualora Graph Search non riuscisse a rispondere alla domanda entra in gioco Bing, che mostrerà i propri risultati.
Il Graph Search appare come una barra di ricerca nella parte superiore di ogni pagina.
Aziende su Graph Search. Primo essere trovate sul social network. Budget per ricerche sponsorizzate potrebbero passare a FB+Bing
Dove c’è una ricerca, c’è un risultato sponsorizzato. Sebbene la sera scorsa Mark Zuckerberg non abbia parlato esplicitamente di come monetizzare Graph Search, gli esperti hanno subito visto nella novità un modo per spostare budget per il search advertising da Google a Bing, che insieme a Facebook può ora veramente competere con il leader, oltre ad un’opportunità di realizzare campagne sempre più sofisticate.
Questo grazie alla mole di dati demografici in possesso di Facebook, che ora sarebbe in grado di incrociali con quello che la gente cerca e compra. Senza contare che Graph Search non darebbe quell’impressione di invadenza sempre più insistente che cominciano a dare i post sponsorizzati.
Sul fronte delle pagine aziendali, invece, la prima cosa è che le pagine siano ottimizzate per la ricerca, affinché contenuti e messaggi vengano trovati.
E poi, ma non meno importante, diventerà fondamentale ottenere ‘like’ di qualità, e non ‘like’ a caso, o finti per giunta: perchè questi saranno cruciali quando un utente che vuole, ad esempio, comperare una macchina digiterà su Graph Search la domanda ‘Quali auto piacciono ai miei amici?’.
Per suggerire alle aziende come utilizzare Graph Search Facebook ha pubblicato un post con esempi e istruzioni sul blog di Facebook Studio.