Deciderà dopo che avrà visionato la documentazione sull’incidente che ha rivelato l’identità di 4000 famiglie. Dopo il cda di Upa di ieri, tocca oggi a quello di Auditel, dove non mancheranno polemiche e tensioni
“Ci riserviamo di prendere una posizione durante il cda di Auditel, una volta che avremo ricevuto tutte le informazioni tecniche e legali che sono in corso di definizione e saranno complete domani”. Il presidente dell’Upa, Lorenzo Sassoli De Bianchi riassume così, all’AdnKronos, gli esiti del cda di Upa che ha affrontato il tema Auditel, dopo l’incidente che ha rivelato l’identità di 4000 famiglie su un campione totale di 5.700, inquinando potenzialmente di fatto le rilevazioni.
“Prenderemo le nostre decisioni nell’assoluto interesse della credibilità e dell’autorevolezza dell’Auditel nei confronti del mercato. E’ uno strumento di cui non possiamo fare a meno”, ha detto Sassoli De Bianchi.
Quanto basta ad escludere che l’Upa caldeggi soluzioni traumatiche alla ‘crisi’ dell’Auditel. Ma da rumor interni al cda Upa, sembra che qualche azienda era inizialmente favorevole per una sospensione delle rilevazioni.
Stop che probabilmente verrà invocato da chi, da sempre, è critico con l’organismo presieduto da Giulio Malgara, come Sky, a cui si opporrà Rai e Mediaset, poco propensi a uno stop di mesi.
Significativo – nelle parole di Sassoli – il riferimento a informazioni “legali”, presumibilmente su eventuali ricadute della vicenda, ad esempio in caso di contenziosi fra investitori e reti. Ma una questione potrebbe riguardare anche le spese del rinnovamento del panel inquinato, che potrebbero essere addebitate a Nielsen (che per altro aveva vinto la gara per la creazione del superpanel di 15.600 famiglie).