Progetto affidato a Tony Fadell, fondatore dell’azienda di domotica Nest e co-creatore dell’iPod
Google ha interrotto la vendita dei Google Glass per riportarli in laboratorio. Non quello dove sono nati, però, il Google X Lab, da dove escono i progetti più avveniristici. Sono stati invece affidati alle cure di Tony Fadell, fondatore della società di domotica Nest e che a suo tempo fu tra i creatori dell’iPod, che avrà la responsabilità di crearne una versione ‘2.0’ all’altezza delle aspettative del pubblico e capace di rispondere a specifici obiettivi di mercato.
La versione attuale infatti non è mai uscita dalla fase sperimentale e oggi sarà l’ultimo giorno in cui i Glass saranno acquistabili all’interno del Glass Explorer Program, in attesa di un nuovo modello definitivo magari realizzato in collaborazione con Luxottica con cui è già in essere un accordo.
Tra le cause che avrebbero messo lo stop alla distribuzione si possono elencare le vendite scarse (e il prezzo di 1200 euro decisamente poco popolare), la scarsità di app sviluppate appositamente, le preoccupazioni sul versante privacy fino all’aspetto poco attraente, nonostante l’aiuto da parte della stilista Diane Von Furstenberg. Secondo il Wall Street Journal probabilmente il modello definitivo (che non conterà più su test pubblici) sarà in commercio entro la fine del 2015.
Tesco con i Google Glass ci avrebbe fatto la spesa
Ha mancato decisamente di tempismo il retailer britannico Tesco che ha annunciato pochi giorni fa un’applicazione che permette di fare la spesa via Google Glass, iniziativa che molti commentatori avevano già giudicato rischiosa alla vigilia della sospensione del progetto. L’app Tesco Grocery Glassware permette di scansionare i codici a barre, ottenere informazioni sui prodotti, aggiungerli nel carrello virtuale della spesa e passare poi all’acquisto sul sito dell’insegna da computer, tablet e mobile.