Il primo progetto prende il via a Milano e prevede il monitoraggio di 300 piante all’interno di BAM – Biblioteca degli Alberi. Publitalia ‘80 e Acone Associati sono i media partner
Monitorare lo stato di salute delle piante per calcolare gli effetti benefici che producono per la collettività, dal punto di vista della salute ma anche da quello economico. Questo l’obiettivo del primo progetto promosso da Prospettiva Terra, un network di aziende, istituzioni e comunità scientifica nato per proporre delle soluzioni concrete al problema del riscaldamento globale.
L’idea è venuta a Stefano Mancuso – accademico, professore universitario e divulgatore – e a Marco Girelli, ceo di Omnicom Media Group Italia, che funge da promotore e coordinatore del progetto.
McDonald’s, Henkel e Ricola sono le aziende fondatrici ma “l’obiettivo – ha spiegato Girelli – è quello di coinvolgerne presto altre. Fondamentale è l’apporto che avremo anche da Publitalia ’80, che ci aiuterà a comunicare il progetto attraverso i suoi mezzi, così come da Acone Associati, i nostri due media partner”.
La prima attivazione, dunque, prevede l’installazione di 300 sensori sugli alberi di BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano.
Si tratta di dispositivi elettronici, sviluppati da Stefano Mancuso e dal suo spinoff Pnat dell’Università di Firenze, che permettono di raccogliere e comunicare una serie di informazioni, in tempo reale, sulle piante su cui sono installati: dalla quantità di CO2 che ciascun albero assorbe in ogni esatto momento al controvalore economico che quell’albero rappresenta per la città, per azioni quali la mitigazione delle isole di calore.
Sarà mostrato che ogni singolo albero non rappresenta “un costo” ma un investimento economico, reale, misurabile, per il nostro presente e per il nostro futuro.
Questi dati verranno comunicati a partire da aprile 2024, grazie a Publitalia’80, sull’installazione a led di Piazza Gae Aulenti e sulle altre piattaforme di comunicazione della concessionaria di pubblicità di Mediaset guidata da Stefano Sala, oltre che su quelle di Acone Associati. Tutti i frequentatori del parco di BAM avranno quindi una pronta informazione sullo stato degli alberi che popolano il parco.
«Il prossimo step sarà quello di replicare l’iniziativa in altre città italiane. Più in generale quelli che andremo a sviluppare in futuro saranno tutti progetti concreti e misurabili – conclude Girelli –. Come Omnicom Media Group puntiamo a svolgere un ruolo che superi i confini del mercato pubblicitario e che abbia delle ricadute positive sulla società».
Alla realizzazione del progetto collabora anche PNAT – spin-off dell’Università di Firenze che coordina gli aspetti tecnologici e l’elaborazione dei dati, Red Joint Film, in qualità di creative partner, e Apco Worldwide come communication partner.
Luca Orma