Dopo aver raccolto nel libro ‘Shift | A Marketing Rethink’ esperienze professionali e strategie necessarie per superare quella che viene definita “la crisi di mezz’età” del marketing, PHD Media ne ha analizzato gli scenari più interessanti con uno studio realizzato in collaborazione con la Singularity University.
‘Time to Shift’, appunto, è il titolo del workshop che Daniela Della Riva, Chief Strategy Officer dell’agenzia media che fa capo a Omnicom Media Group, ha tenuto allo IAB Forum e in cui ha messo in evidenza come “la relazione e il modo di lavorare tra agenzia e clienti evolverà di fronte all’urgenza di fondere competenze – anche molto verticali e performanti – per crearne insieme di nuove”.
Più analisi, meno creazione. Dalla ricerca della società di marketing intelligence Warc, sui cui risultati è basato ‘Shift | A Marketing Rethink’, emerge che negli ultimi dieci anni c’è stato un incremento del 50% nelle attività di marketing, dovuto soprattutto alla parte di analisi dei dati. Si pianifica di più, ma si crea un po’ meno e questo un passaggio non è più sostenibile. Per Warc si tornerà alla centralità dei ruoli creativi perché, riassume Phd Media, sono “l’unica strada che porta davvero alla crescita di un brand”. In parallelo, cresceranno le attività legate ai dati, alla collaborazione tra gli esseri umani e le intelligenze artificiali, alla progettazione delle strategie digitali.
I 6 macro-trend che cambieranno il mondo del marketing e più in generale l’economia, secondo lo studio dell’agenzia media con la Singularity University, sono:
- la separazione fisica, per cui si dovrà tener conto di nuove dinamiche del lavoro;
- vita superficiale, derivato da un multitasking che abbassa i livelli di attenzione e genera una comprensione del mondo approssimativa e superficiale, mentre l’empatia sarà messa a dura prova;
- la credibilità delle marche assumerà un peso sempre più importante;
- la raccolta e l’analisi dei dati saranno fondamentali per la costruzione di campagne pubblicitarie sempre più mirate e rilevanti;
- ogni persona è un influencer su una moltitudine di piattaforme che fanno disperdere e cambiare la modalità di comunicazione con le diverse audience;
- Il purpose sarà il motore di tutto, ma diventerà sempre più difficile farsi ascoltare in un mondo di pubblicità che vogliono “salvare il pianeta”.
Da questi 6 macro-trend l’agenzia media prevede lo sviluppo di 15 nuove professioni per il marketing: dal produttore creativo che lavora con intelligenze artificiali allo sviluppatore di algoritmi per la creazione di pubblicità, dall’esperto di gaming allo specialista di piattaforme video, e poi ancora data scientist ed esperti delle tecnologie cloud, agenzie di talenti che siano in grado di portare competenze all’interno di progetti specifici.
Il futuro è un’incognita prevedibile forse da qui a 10 anni, ma non oltre, sostiene l’agenzia media, e molto dipenderà dallo sviluppo di un certo tipo di tecnologie oggi ancora allo stato nascente; quello che conta, secondo PHD Media, è organizzare le proprie realtà in modo da diventare agili e flessibili in risposta al cambiamento, unica costante.