Nell’era della tecnologia i brand devono diventare più umani. E’ quanto evidenzia il Trend Watch 2020 di Landor.
Eccone le principali evidenze:
1.”Do androids dream of electric sheep?” Mentre passiamo dall’interazione con lo schermo alla comunicazione vocale, stiamo entrando in quello che è potenzialmente il momento più significativo per il brand design, motion e interface. Per continuare a essere interessanti e differenzianti, è fondamentale che la personalità della marca si riveli attraverso la voce, altrimenti si affronterà un futuro di interazioni robotiche creando distacco con i consumatori.
2. Il 5G cambierà il tuo mondo. L’introduzione del 5G sarà la più grande opportunità – e la sfida – per la marca nel 2020. Ad oggi, molte delle aspettative si sono concentrate su velocità di download più elevate, ma il potere del 5G trasformerà il nostro mondo in tanti altri modi. Maggiore connettività, esperienze davvero coinvolgenti e continue interazioni dirette e personali. L’impatto è stato appena immaginato e i brand devono fare i conti con le nuove regole di un mondo 5G.
3. I mercati emergenti saranno il prossimo obiettivo per le principali piattaforme digitali. Negli ultimi anni abbiamo assistito a numerose attività su piattaforme digitali, da Amazon a Uber. Si raggiunge un eccezionale successo nei mercati locali, ma non si riesce a fare colpo sui mercati emergenti, sebbene in crescita. Uno dei motivi alla base di questo
problema è l’incapacità di costruire vere brand proposition per la marca e per la sua offerta.
4. Il ritorno dell’era degli small data. Ogni minuto eseguiamo 3,8 milioni di ricerche su Google, inviamo quasi 150.000 e-mail e carichiamo 500 ore di video su YouTube. Tuttavia, stiamo assistendo a una forte reazione contro il valore dei big data e un maggiore focus sugli small data, che sono più concentrato sull’essere umano, sono più puntuali, di valore, accessibili e comprensibili. Spesso gli small data possono fornire quell’intuizione geniale attorno alla quale è possibile creare vere connessioni con la marca.
5. L’importanza dell’interazione tra consumatori e brand sarà sempre più fondamentale. Ci stiamo allontanando dall’eccessivo consumismo. Meno prodotti da acquistare ma maggiore possibilità d’accedere all’acquisto. Molte persone non vogliono una macchina, vogliono semplicemente andare in determinati luoghi. Il ruolo del brand non riguarda più il logo o la qualità del prodotto, ma piuttosto il ruolo significativo che si gioca nella vita di qualcuno – è l’esperienza dell’interazione tra consumatori e marchi.
6. Lo story-telling si trasformerà in story-doing. Non è più sufficiente saper parlare. I consumatori oggi vogliono vedere le aziende prendere una posizione tangibile. Ciò significa comportarsi in modo responsabile, sostenibile ed etico e avere un impatto positivo sul mondo. Stiamo passando dall’era della leadership del pensiero al “fare leadership”, dove lo storytelling diventa “storydoing”. Brand che falliscono nel “fare” si trovano ad affrontare il problema del diventare irrilevanti.
7. Ogni azienda che ambisce ad essere la migliore ha bisogno che le persone siano al loro meglio. Per decenni, il design del luogo di lavoro si è concentrato sulla produttività e sulla funzionalità. Era una transazione semplice: i dipendenti svolgevano i loro compiti ed erano pagati in cambio. Nel tempo, il design degli uffici è diventato più audace. Si è evoluto da raggruppamenti organici, a cubicoli, allo spazio aperto onnipresente. Ma, mentre i fan esaltano i vantaggi di hotdesking e collaborazione, è in corso un altro cambio di paradigma che si concentra sull’ “esperienza”.
8. Le buone azioni ripagano. Il cambiamento climatico è diventato l’emergenza climatica. I ragazzi delle scuole di tutto il mondo sono in sciopero e influenzano l’opinione pubblica – da Greta Thunberg a David Attenborough – e stanno puntando il dito direttamente ai leader globali. I brand moderni stanno intensificando e guidando iniziative volte alla protezione ambientale. Di conseguenza la domanda di beni sostenibili da parte dei consumatori è in continua crescita.
9. La marca è nelle mani del consumatore. Nel tempo la marca si è evoluta da semplice promessa per il consumatore a rapporto bidirezionale. Più recentemente, la marca si è concentrata sull’esperienza del consumatore. Oggi stiamo assistendo all’ultima evoluzione in cui la gestione del marchio è guidata dalla comunità, ovvero gruppi che condividono lo stesso pensiero, dai consumatori e fan, fino ai dipendenti e agli influencer.