Secondo una ricerca di Doxa, il 56% delle PMI italiane ritiene che il web marketing giochi un ruolo importante per lo sviluppo del proprio business, percentuale che nel 2013 era solo del 43%. Ma una fase di digitalizzazione avanzata è ancora lontana
Il 56% delle PMI italiane ritiene che il web marketing giochi un ruolo importante per lo sviluppo del proprio business, ma ancora 4 su 10 non hanno un sito aziendale.
E’ quanto emerge da un’indagine Doxa per Groupon che ha analizzato un campione di 900 PMI italiane, equamente diviso tra imprese che almeno una volta hanno utilizzato Groupon per promuovere la loro attività commerciale (quindi sicuramente vicine al mondo web, da qui chiamate PMI 100% Online) e imprese che invece non hanno mai collaborato (forse ugualmente digitali ma lontane dal mondo del couponing, da qui in avanti chiamate PMI).
Obiettivo della ricerca è indagare la situazione attuale sulla digitalizzazione delle PMI in Italia, con anche un confronto rispetto alla stessa indagine condotta 4 anni fa.
Digital marketing: cresce il livello di coinvolgimento delle PMI
Rispetto al 2013, il livello medio di coinvolgimento delle PMI nel digital marketing è più che raddoppiato nel 2017 (dal 27% al 58%) ed è diminuita la quota di chi non utilizza strumenti digitali (dal 44% al 24%).
Diminuisce anche la percentuale di chi non ha una strategia di marketing (dal 26% al 17%) e aumenta del 20% la percentuale di chi adotta un mix di mezzi digitali e tradizionali.
Attualmente la maggioranza delle PMI italiane ritiene che il web marketing giochi un ruolo importante per lo sviluppo del proprio business; la percentuale è cresciuta del 30% arrivando a quota 56% nel 2017. Il web è invece fondamentale per l’81% delle PMI 100% Online che dimostrano una maggiore familiarità con le nuove tecnologie digitali.
Ma non siamo ancora in una fase di digitalizzazione avanzata
Rimane però invariata negli anni la percentuale di piccole medie aziende che hanno un proprio sito aziendale: pari sempre e solo al 63%. Il ruolo del web sugli acquisti non è infatti completamente compreso: solo il 50% delle PMI ritengono che il web influenzi fortemente i consumatori nel processo d’acquisto di prodotti e servizi (mentre tale percezione è condivisa dal 70% delle PMI 100% Online).
Il Mobile e l’uso dei digital tool
Le PMI comprendono il ruolo del mobile, tanto che l’81% ha previsto l’ottimizzazione del sito per essere visto correttamente da cellulare e tablet e il 79% considera cruciale il tema della geo-localizzazione. La percentuale ovviamente cresce per le PMI 100% Online tra le quali risulta che 9 su 10 sono sensibili all’argomento.
I pesi sono diversi anche di fronte alla domanda sull’aggiornamento del sito: il 60% delle PMI 100% Online aggiorna il sito almeno 1 volta al mese, contro il 44% della media generale. Le ragioni per le quali non viene aggiornato il sito sono il timore di costi troppo elevati, la convinzione che non sia così strategico per il proprio business e la consapevolezza di non essere in grado di farlo.
Analizzando i tool digitali utilizzati, si conferma il ruolo leader dei social network (Facebook su tutti), che rappresenta l’89% dell’intero “sforzo” promozionale digitale, sebbene probabilmente ad investimento ridotto e spesso poco consapevole. Le PMI Online attive, in questi ultimi 4 anni, hanno inoltre capito il ruolo chiave dei siti di ecommerce/app dedicate per promuovere il loro business (30% vs 19% del 2013). Pensiamo solo alla quantità di applicazioni tematiche che ognuno di noi ha scaricato sul proprio telefonino.
I benefici della digitalizzazione
A guidare la classifica dei benefici continua ad esserci l’arrivo di nuovi clienti (94% PMI 100% Online vs 87% PMI Online attive), seguita da una questione prettamente di immagine (90% vs 87%) e dalla volontà di andare incontro alle esigenze dei consumatori che ormai fanno tutto con lo smartphone (90% vs 84%).
Investimenti e barriere
Le PMI ritengono che la strategia digital porti solo il 28% dei nuovi clienti al loro business, che si traduce in una scarsa disponibilità a cambiare la propria strategia e ad investire sulla digitalizzazione a breve termine. Il 61% degli imprenditori Online attivi dichiara che non cambierà gli investimenti nel web, solo il 31% risponde che aumenteranno e addirittura un 8% afferma che diminuiranno. Situazione completamente diversa per le PMI 100% Online che attribuiscono al web il 41% dei loro nuovi clienti. Il 42% delle PMI 100% Online infatti dichiara di voler aumentare gli investimenti sul web.
Le barriere più forti sono di tipo culturale: il 98% delle PMI non ancora Online attive preferisce continuare ad avere un rapporto diretto e personale con i clienti e il 48% (in forte crescita) dichiara di non sentirsi a suo agio (di non saper usare?) gli strumenti online.
Una questione di età?
Alla base di questa digitalizzazione ancora basica, anche l’età dei manager sembra essere un fattore fondamentale. Mentre i manager più giovani sembrano naturalmente più “geneticamente” in grado di padroneggiare gli strumenti del web marketing, i più maturi confermano un sostanziale disequilibrio tra età anagrafica ed età tecnologica.