Uno studio di NielsenIQ rivela le grandi opportunità che i marchi di piccole e medie dimensioni hanno nell’odierno e ormai mutato panorama dei consumatori, dopo la pandemia
Il 36% dei consumatori dichiara di acquistare una maggiore varietà di marche rispetto a prima del covid-19. E metà degli italiani premia i prodotti locali, i piccoli produttori per autenticità e qualità, anche se più costosi.
E’ quanto emerge dall’ultimo studio di NielsenIQ “The brand balancing act of small and medium-sized businesses”, dedicato all’analisi dei fattori principali che influenzano la scelta dei brand, con particolare attenzione per i marchi medio-piccoli, sempre più apprezzati e premiati dai consumatori italiani. Lo studio si concentra sul come le pressioni inflazionistiche stiano cambiando il modo in cui i piccoli e medi marchi legittimano il loro valore e rimangono allineati ai valori fondamentali ricercati dai consumatori. L’analisi ha inoltre evidenziato che:
• Il 55% dei consumatori italiani preferisce acquistare prodotti di produzione locale da piccole aziende della propria zona.
• Il 47% cerca di sostenere i piccoli produttori quando possibile, ma incontra difficoltà a trovare i prodotti sugli scaffali.
• Il 46% ritiene che i piccoli marchi siano più autentici e affidabili dei grandi marchi.
• Il 46% degli italiani afferma che i prodotti dei piccoli marchi sono solitamente più costosi, ma i consumatori sono disposti a pagarli di più.
«Nonostante siano in gran parte “sconosciuti” dagli intervistati in termini di notorietà, i marchi di piccole e medie dimensioni hanno una grande opportunità nell’odierno e ormai mutato panorama dei consumatori. I nostri dati dimostrano che la pandemia ha cambiato le esigenze, i valori e le priorità dei consumatori, con un impatto significativo sul loro comportamento d’acquisto» afferma Lauren Fernandes, global director of thought leadership di NielsenIQ.
Stando ai dati di NielsenIQ, tra i motivi che spingono all’acquisto di un marchio: il buon rapporto qualità-prezzo (92%), la soddisfazione di specifiche esigenze dietetiche o di salute (92%), la qualità del prodotto (89%) e la disponibilità (87%) rivestono la massima importanza nelle decisioni di acquisto. Dato che i prezzi continuano a salire in tutte le categorie, l’accessibilità economica è una delle ragioni principali alla base di questa tendenza all’acquisto funzionale.
«Con il 48% degli intervistati a livello globale che dichiara di voler acquistare più piccoli marchi in futuro, è chiaro che le piccole e medie imprese che riescono a comprendere le motivazioni d’acquisto in questo nuovo scenario beneficeranno molto probabilmente delle nuove preferenze dei consumatori – spiega la manager di NielsenIQ -. L’attuale contesto macroeconomico ha creato una tempesta perfetta per le PMI che vogliono entrare in contatto con i consumatori. La chiave sarà trovare le giuste leve, basate sui giusti dati dei consumatori, per innovare in questo spazio».