Il 70% del giro d’affari di Nextplora è generato da attività di analisi correlate all’advertising e al branding che nel 2022 saranno estese ulteriormente per affiancare i clienti nella determinazione del ROI
Ancor più che della crescita del 30% sul 2020, anno amaro un po’ per tutti, Andrea Giovenali, founder e ceo dell’agenzia di digital research Nextplora, è soddisfatto per la customer satisfaction, con i clienti che assegnano voto 9 al lavoro complessivo e 8,3 alla voce value for money. La crescita è forse più evidente dall’incremento del 15% nel fatturato rispetto al 2019 e nel numero dei nuovi clienti, 26 in più nel 2021, tra cui spiccano Kimbo ed Eurovo.
Sempre più ampia l’area dell’agro-alimentare, con un peso del 40% sul fatturato complessivo, nutrita da aziende medie e piccole che, dice Giovenali, “hanno capito l’importanza delle ricerche per valutare efficacia ed efficienza dei loro investimenti pubblicitari”.
Più in generale, i due anni di pandemia hanno cambiato comportamenti e attitudini dei consumatori, destinati a durare nel tempo, e le aziende sanno di dover analizzare queste nuove dinamiche per ottimizzare gli investimenti.
Il 70% del giro d’affari di Nextplora è generato ormai da attività di analisi correlate all’advertising e al branding che nel 2022 saranno estese ulteriormente per affiancare i clienti nella determinazione del ROI, anche con una modellistica di marketing. Altra area in crescita quella delle aziende di pagamenti che sta permettendo di sviluppare una practice specifica.
Il suono del brand. Anche il branding digitale rimane uno dei focus della digital research agency che nel settembre scorso ha lanciato BMI SoundOn, strumento che integra la metodologia di ricerca Brand & Media Intelligence con un’app dedicata alla community IdeeOpinioni per aiutare le aziende investitrici – e le concessionarie di pubblicità – a definire un ricordo qualificato e capire come l’impatto audio-video di una campagna cross-mediale renda più efficace l’investimento pubblicitario. Alla base, la riflessione sempre più frequente sulla necessità che l’industry superi la dicotomia tra performance, in cui l’ha bloccata lo sviluppo veloce del digitale e la ricerca di risultati a breve, e brand building e specificità creativa.
“Le prime applicazioni di SoundOn hanno rivelato che le campagne ‘viste e ascoltate’ producono crescite dell’impatto che variano tra 3 e 10 punti percentuali, a seconda degli indicatori, rispetto a quello generato da campagne sound-off”, spiega Giovenali, sottolineando che “il maggiore contributo lo si ha sul profilo d’immagine, a riprova che il messaggio veicolato nella sua completezza produce sempre migliori effetti anche qualitativi sul ricordo del consumatore”.
Molti più dettagli su questo nuovo strumento di ricerca saranno presentati nella prossima edizione di Brand e-volution, progetto di ricerca congiunto di UPA e School of Management Politecnico di Milano a cui Nextplora ha rinnovato la propria adesione.