Il riferimento non è solo al metaverso che verrà, ma soprattutto a comportamenti nuovi, attivi e partecipativi delle persone che vanno oltre il semplice processo di acquisto e consumo e impongono a marche e retailer nuove proposizioni di shopping
Osservando oltre 300mila fonti social di anticipatori ed early adopter, quelli che per primi parlano di fenomeni che poi diventeranno mainstream, Nextatlas ha definito i nuovi meta-shopper, evoluzione complessa del consumatore.
Il riferimento non è solo al metaverso che verrà, ma soprattutto a comportamenti nuovi, attivi e partecipativi delle persone che vanno oltre il semplice processo di acquisto e consumo e impongono a marche e retailer nuove proposizioni di shopping.
Nel corso di un webinar condotto da Elena Marinoni, senior trend researcher, la piattaforma che usa AI e algoritmi proprietari per scoprire in anticipo i fenomeni che si affermeranno nel tempo ha affrontato 3 tendenze consolidate e 4 emergenti per quanto riguarda le nuove forme di shopping.
Le tendenze consolidate sono il contextual shopping, la full personalization e il social buying. Il primo racconta di un consumatore sempre a suo agio nella dimensione fisica e digitale e che usa lo smartphone anche in negozio, cosa che permette ai retailer di migliorarne l’esperienza d’acquisto complessiva coinvolgendo i clienti in un flusso centrato sul contesto. Il secondo riguarda prodotti, servizi, esperienze e raccomandazioni d’acquisto, queste ultime cresciute del 47% in ambito retail negli ultimi 12 mesi. Infine, la pervasività dei social che non sono più solo un punto di contatto, ma diventano canali di shopping ad alto tasso di conversione.
I meta-shopper vogliono di più: relazione, sostenibilità, rapidità e immersività pervadono le 4 tendenze emergenti identificate da Nextatlas.
Human Scale Retail fa riferimento a un approccio del retail sempre più a misura d’uomo, in cui gli spazi fisici tornano a essere importanti, soddisfano il bisogno di appartenenza e di relazioni basate sulla prossimità.
Re-Commerce risponde al principio etico di sostenibilità e al bisogno di risparmio: attraversa tutti i settori merceologici con il second hand, cresce più rapidamente del retail tradizionale e abbraccia la fase post-vendita, allungando la relazione del brand con i consumatori. Tra i casi più recenti, Nextatlas segnala l’app Digital Aftercare di Zalando in fase di test a Berlino.
Il suo contraltare è il Quick Commerce, le consegne ultraveloci partite dal grocery e adottate da beauty, fashion ed elettronica di consumo e che stanno diventando complementari alla GDO, almeno nelle grandi città che possono giustificarne la logistica.
L’ultimo trend, il Meta-Retail, risponde meglio degli altri al bisogno dei meta-shopper di esprimere la propria individualità, sperimentare e soddisfare il bisogno di escapismo. Perché prenda forma c’è ancora molto da fare, soprattutto sul piano infrastrutturale, ma Nextatlas osserva un hype molto alto.
Le prossime evoluzioni per brand e retailer indicano un’alta flessibilità per i negozi fisici, riconfigurabili a seconda delle necessità, suggeriscono il product testing con esperienze ‘try before you buy’, shopping via livestreaming e funzionalità come il check out rapido e digital twin, creando prodotti virtuali e attivazioni che accompagnano premi tangibili.
Qui sotto il video del webinar.