Le dinamiche dell’ultimo anno e i fenomeni emergenti nello studio di Comscore, che evidenzia come il tempo speso dall’utente sia diventata la vera risorsa scarsa a cui prestare attenzione
Gli italiani spendono il 52% del loro tempo online su tre property differenti. Se restano forti i due principali OTT, Facebook con il 28.9% e Google con il 20.7% con Spotify al terzo posto con il 2.5%, alle loro spalle si assiste alla crescita di Tik Tok, che ha registrano nel 2019 un +122% rispetto al 2018 per un totale di 9 ore medie mensili di tempo speso per utente.
Comscore ha diffuso una ricerca che analizza il tempo che gli utenti italiani spendono online, sulle diverse piattaforme (mobile, desktop e i vari device).
Il mobile rappresenta soprattutto il device su cui viene consumata la maggior parte del tempo online. A settembre la popolazione digitale maggiorenne italiana ha trascorso su mobile il 77% del tempo online (5 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno), con quello in app che pesa complessivamente per il 68%.
IL TEMPO SPESO E’ LA RISORSA SCARSA
Confrontando la distribuzione delle reach percentuali e del tempo speso dei primi 100 domini in Italia a settembre 2018 e a settembre 2019, emerge che tutti i domini presi in considerazione riescono oggi a superare il 10% di reach, cosa che non succedeva nell’anno precedente, evidenziando uno spostamento nella distribuzione di frequenza delle audience verso cluster superiori di reach, a dimostrazione di una aumentata facilità di raggiungere le audience.
Non si assiste però a tale scostamento nel momento in cui si passa a osservare il tempo speso. A fronte di audience più diffuse, il tempo speso si concentra sempre di più.
Le prime 5 properties in termini di tempo speso rappresentano oltre il 54% del totale del tempo trascorso online. Sono gli aggregati dei due OTT Google e Facebook a generare la stragrande maggioranza del tempo speso online, seguiti da servizi di Entertainment come Spotify e Netflix, e da Amazon.
“È evidente che con la crescita degli accessi da mobile si stiano distribuendo le audience e concentrando il tempo speso – commenta Fabrizio Angelini, ceo di Sensemakers che rappresenta in esclusiva Comscore in Italia -. Oltre alle properties di Google e Facebook su cui si trascorre la metà del tempo on-line stanno emergendo nuovi player dell’intrattenimento focalizzati sui contenuti video come Netflix, musicali come Spotify o in grado di coniugare entrambi come Tik Tok”.
TREND EMERGENTI
Detto della centralità delle mobile app in termini di tempo speso, sui social network si concentra il 28% del tempo complessivo speso in app in Italia, e l’analisi della distribuzione del tempo speso evidenzia ancora una volta che le app di maggior successo sono quelle dei principali OTT.
Il mondo dei social network è dominato dalle piattaforme di Facebook, sia per audience sia per tempo speso complessivo. Ma si può assistere all’emergere di nuove piattaforme che cercano di definire e conquistare nuovo pubblico, in un ambiente che si sta mostrando dinamico.
Si osservi per esempio l’analisi per tempo mensile medio per utente di una selezione di mobile app legate al mondo social (YouTube inclusa).
Considerando l’audience maggiorenne, Facebook è la prima mobile app in termini di tempo medio speso, e tutte le mobile app selezionate registrano una crescita sulle ore medie mensili per singolo utente, con un particolare incremento per Tik Tok.
Ma analizzando il dato per i più giovani (fascia di età 18-24), la dinamica diventa ancora più evidente. Cambiano innanzitutto le posizioni di forza, con YouTube prima mobile app per tempo medio per utente, seguita da TikTok e da Instagram, che l’anno scorso si posizionava seconda.
E nella variazione anno su anno, a fronte di una situazione tutto sommato stabile per mobile app ormai diffuse come Instagram e Facebook (quest’ultima con un tempo medio di utilizzo inferiore a quanto registrato sulla popolazione 18+), si evidenziano i trend più interessanti con forti crescite dell’engagement sulla stessa Tik Tok (+154%), su Twitch (+46%) e su Twitter (+124%), le prime due delle quali da tenere sotto osservazione nei mesi a venire.
Il fenomeno globale Tik Tok, pur rientrando nel mondo social, è legato a doppio filo a musica e video.
Spotify, come già evidenziato, è la terza property digitale per totale tempo speso online, complessivamente e su mobile app, in Italia così come per esempio nel Regno Unito e in Spagna (mentre negli Stati Uniti è preceduto da Pandora, altro servizio di streaming musicale).
In maniera analoga, la musica rientra anche nella fruizione di video di YouTube. Osservando il ranking dei canali su YouTube nel mese di settembre 2019 in Italia, si osserva come tra i principali player per audience raggiunta, così come per video visti e tempo speso complessivo, siano network legati all’industria musicale, come Universal Music Group, Sony BMG, Warner Music e Vevo, a dimostrazione che uno dei principali utilizzi di YouTube è legato al consumo di video musicali, prevalentemente su mobile. Fenomeno, ça va sans dire, comune anche agli altri Paesi.