Le PMI sono un pilastro dell’imprenditoria italiana, rappresentano il 41% del fatturato nazionale e il 33% degli occupati e il digitale è stato per molte di esse un’ancora di salvezza nel 2020, rendendo più evidenti però anche i ritardi e le resistenze di molte imprese.
Lo sostiene l’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano che nell’ultima edizione rileva un maggior ricorso all’eCommerce (nel 2020 +50% rispetto all’anno precedente) e a soluzioni di gestione digitalizzata dei documenti e servizi in Cloud, ma una mancanza di visione nell’approccio al digitale e ancora forti resistenze da parte degli imprenditori.
Eppure, a parità di settore, dimensione e area geografica, le PMI più mature digitalmente mostrano una maggiore resistenza alle crisi e migliori risultati economici. Mancano know-how e convinzione: il 42% delle PMI dichiara di avere competenze digitali basse, solo il 3% accede a dati e informazioni al di fuori degli edifici aziendali, il 43% delle imprese continua a mostrare resistenze legate a costi troppo alti e all’idea che il digitale sia marginale per il proprio settore di attività. La buona notizia è che nel 2021 l’eCommerce è la priorità di investimento digitale per 4 PMI su 10.