Il trend di crescita per i 13 settori rilevati dall’Osservatorio è stato complessivamente del 4,3%
Il mercato del Non Food si è rinnovato, con nuove tendenze, e nel 2022 è tornato ai livelli pre-pandemia. Lo rileva la nuova edizione dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy che raccoglie l’andamento dei consumi non alimentari e le nuove attitudini dei consumatori.
Lo scorso anno i consumi delle famiglie hanno confermato una dinamica positiva, in particolare nel primo semestre, e perché si confrontavano con l’andamento meno brillante del 2021.
Il trend di crescita per i 13 settori rilevati dall’Osservatorio è stato complessivamente del 4,3% per un controvalore di 109,3 miliardi di euro, con un comparto (prodotti di automedicazione) che incrementa a doppia cifra. Le eccezioni sono rappresentati da casalinghi (-4%), giocattoli (-2,4%), elettronica di consumo (-1,5%) ed edutainment (-1,1%), che hanno scontato i forti incrementi durante e subito dopo la pandemia.
L’elettronica di consumo man tiene la leadership dei consumi non alimentari conquistata nel 2020 con una quota del 17,5%, mentre abbigliamento e calzature è cresciuto del 9,2% avvicinandosi sempre di più ai livelli del 2019.
Il ritorno alla normalità della vita domestica è evidente nel calo dei casalinghi, ma non ha avuto lo stesso effetto sul fai-da-te che continua a registrare un trend di crescita e incrementa il fatturato del 6,6%, arrivando a una quota di mercato pari al 12,3% sul totale Non Food.
Le nuove tendenze segnalano un ritorno ai negozi fisici, la caccia alla convenienza a tutto campo, l’affermarsi di nuove opzioni all’acquisto, dalla condivisione agli abbonamenti alla riparazione, il ruolo multiplo assunto della casa che non è più solo un luogo dell’abitare e l’aumentata attenzione al benessere psico-fisico.
Nel frattempo si sono consolidate tendenze emerse negli ultimi anni: l’attenzione per l’autocura eredità del Covid-19, l’attenzione – spesso non corrisposta – alla sostenibilità, il ruolo dell’online per informarsi prima di fare acquisti, la polarizzazione tra lusso accessibile e low cost, i servizi e le innovazioni del retail che stanno modificando il Non Food.
In cerca di sostenibilità. Secondo un’indagine svolta nel maggio scorso da Metrica Ricerche per l’Osservatorio, gli italiani si aspettano che i prodotti Non Food siano sempre più sostenibili e sono pronti a riconoscerne il maggior costo: 1 su 3 dice di essere disposto a pagare dal 5% al 10% in più, in particolare nei comparti elettronica di consumo e mobili/arredamento.
Il problema è che le informazioni sulla sostenibilità sono poco riconoscibili, poco fruibili o scarsamente fruite: 1 su 4 dice di cercarle sulle etichette o ammette di non capirle, dichiarando che il canale di preferenza è il formato digitale tramite QR code e link al sito del produttore.
Le innovazioni che stanno trasformando il Non Food individuate dall’Osservatorio sono l’integrazione fisico-digitale che migliora la customer experience, la ‘social life’ fatta di mobile e influencer oltre che di pagamenti digitali e nuove modalità di vendita in cui l’Osservatorio rileva un’area potenzialmente interessante come il digital marketing, e l’attenzione per sostenibilità ambientale e sociale che spinge i principali retailer ad accelerare i loro impegni su questi fronti.
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