Mentre a livello globale il tempo speso online non è diminuito rispetto al momento clou della pandemia, in Italia i cittadini sono tornati di buon grado nel mondo reale ma è rimasta l’attitudine all’uso di strumenti digitali che facilitano la vita.
A dirlo è Comscore, nel corso di un webinar in cui ha presentato le sue novità, che rileva una popolazione digitale italiana di 42 milioni di utenti unici mensili, con una penetrazione dell’audience digitale che ha raggiunto il 77% della popolazione maggiorenne (+7% negli ultimi quattro anni) e un tempo speso online al giorno per persona di 2 ore e 22 minuti, che diventano 2 ore e 43 nel target più giovane e fanno registrare l’unica crescita su maggio 2019 sul target 45+ (+8%).
La pandemia ha accelerato la digitalizzazione, ma a distanza di due anni il tempo speso dalla popolazione maggiorenne italiana è tornato ai livelli pre-Covid, con una normalizzazione rispetto alle forti variazioni registrate nel corso degli ultimi due anni pandemici, legata in parte anche all’ingresso di fasce di popolazione più marginali nell’utilizzo di internet.
Tale normalizzazione, però, consolida sviluppi connessi all’emergenza sanitaria, come per esempio le crescite di siti e app governativi, dei servizi connessi al mondo della scuola, e dei contenuti del mondo health.
In Italia, così come a livello internazionale, emergono fenomeni più strutturali che vedono la dieta mediatica digitale concentrarsi sulle categorie Entertainment e Social Network, soprattutto sui target più giovani sui quali pesano per oltre metà del tempo speso.
Il 60% del tempo speso sul digitale (pc e mobile) si concentra sui primi sette OTT internazionali: Facebook-Meta, Google, Spotify, TikTok, Microsoft, Amazon e Netflix, molti dei quali attivi in ambito Entertainment e video streaming.
Le performance sui social media nell’ultimo anno per le property social di brand, editori e influencer italiani ha continuato a crescere. Nel 2021 si è registrata un aumento complessivo del 19% dei contenuti pubblicati rispetto al 2020, e del 9% delle interazioni cross-piattaforma.
Da sottolineare come i post video, che rappresentano il 6% di tutti i contenuti pubblicati nel 2021, abbiano generato l’11% delle interazioni complessive, a dimostrazione di come la strategia video social sia in grado di generare in media un engagement maggiore rispetto alle altre tipologie di contenuto.
Gli influencer dominano i dati di engagement, registrando quasi metà delle interazioni social (43%), seguiti dalle pagine di editori e media (27% e 12%) e dal mondo dello sport (12%).
Riguardo le novità di prodotto, Comscore ha reso disponibile la Total Digital che aggrega in un’unica interfaccia il reporting su web, mobile e social e i relativi insight ottenuti dalla misurazione Comscore e Shareablee. A giugno è stata introdotta la soluzione Video Metrix CTV Device Report, che restituisce i dati di consumo video editoriale e pubblicitario su Connected TV mentre l’ultima novità è l’integrazione del dato degli Instagram Reels all’interno di Shareablee, metrica rilasciata pubblicamente da Meta solo a inizio luglio e già presente all’interno della piattaforma.
Dall’analisi dei primi dati degli Instagram Reels, emerge come questi siano una componente rilevante della strategia video social: nei primi 7 giorni di luglio i Reels rappresentano il 58% dei video pubblicati su Instagram dagli influencer e il 40% per gli editori.