Censis, la crossmedialità è dimensione essenziale dell’ecosistema media

 

Una convergenza di nuovo e vecchio, fisico e digitale, è la fotografia scattata all’ecosistema media da “L’era della crossmedialità”, il rapporto presentato in anteprima dal Censis in occasione dell’evento ‘Mediatelling’.

Ecco i cinque punti chiave.

  1. La centralità dei consumi mediatici.Il consumo dimedia è un’attività quotidiana essenziale per l’85,9% degli italiani, che accedono a contenuti audio e video durante l’intero arco della giornata (mattina, pomeriggio, sera, perfino di notte) e in diversi luoghi, indoor e outdoor, grazie alla moltiplicazione degli schermi anche negli ambienti urbani e alla diffusione della banda Internet.
  2. L’evoluzione verso un modello crossmediale. La “crossmedialità” non ha sostituito imedia tradizionali, ma li ha trasformati e potenziati. Gli italiani scelgono liberamente se fruire contenuti in modalità lineare o on demand, compongono palinsesti personali e integrano tutti i media all’interno della stessa giornata. Oggi, per esempio, la radio si integra con una continuità di rapporto con i device connessi mantenendo la sua centralità con l’autoradio e facendo da colonna sonora alla quotidianità.
  3. La moltiplicazione di schermi e piattaforme.Nelle famiglie italiane ci sono 120 milioni di schermi (TV, smartphone, PC, tablet), di cui oltre 98 milioni collegati a Internet. Smartphone e Smart TV spingono il passaggio a una fruizione personalizzata (sul primo) e collettiva (sulla seconda). Ciò aumenta l’offerta di contenuti e la possibilità di spostare la visione/ascolto da un luogo all’altro, anche sugli schermi urbani.
  4. La persistenza della dimensione collettiva.Nonostante la possibilità di fruire contenuti in modo individuale, molti italiani continuano a trovarsi davanti a uno schermo “di famiglia”. Si assiste così alla coesistenza di un ascolto lineare e di un ascolto erratico. A proposito di fruizione collettiva, è da sottolineare la fortissima ripresa del cinema dopo la chiusura imposta dal lockdown (oltre 68 milioni di spettatori nel 2024) così come la gran voglia di mobilità soprattutto in compagnia.
  5. L’impatto sul mondo pubblicitario.Le campagne pubblicitarie devono adeguarsi a un consumatore connesso ovunque e in qualunque momento. Lo sviluppo di schermi digitali negli spazi urbani (outdoor) e le piattaforme online (social, streaming) hanno moltiplicato le occasioni di contatto con il pubblico. Ciò rende fondamentale un sistema di misurazione integrata (Total Audience, Total Campaign) per fornire dati completi sull’efficacia delle comunicazioni commerciali.
Censis, la crossmedialità è dimensione essenziale dell’ecosistema media ultima modifica: 2025-03-06T11:25:34+01:00 da Redazione

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