È iniziato l’Linkontro, l’evento di NielsenIQ punto di riferimento per il Largo Consumo, con l’analisi dello scenario dei consumi influenzato dall’inflazione, che sembra iniziare a rallentare
Dopo il picco toccato a febbraio, mostrano segni di rallentamento i prezzi nella grande distribuzione. Contestualmente, nei primi mesi di quest’anno, si sta registrando una crescita a doppia cifra sul fronte delle vendite.
A fotografare il presente nel settore del Largo Consumo Confezionato è NielsenIQ (NIQ) che dal tradizionale appuntamento de Linkontro in Sardegna mette in evidenza le criticità ma anche le opportunità del mercato.
Il tema inflazione ormai da un anno è il protagonista con cui aziende, gdo e consumatori devono fare i conti quotidianamente: dalla sua inesorabile crescita a partire da gennaio 2022 al surriscaldarsi dei prezzi registrato questo autunno. Ma sia a marzo che ad aprile i prezzi sono iniziati a scendere.
«Una tendenza – ha spiegato Romolo De Camillis, Direttore Retail NielsenIQ Italia – che dovrebbe proseguire anche nella seconda parte dell’anno. Dovremmo dunque assistere ad un raffreddamento in questo senso».
Sul fronte dei volumi – tenendo comunque presente un contesto storico (dal 2017 al 2022) con i volumi che hanno registrato una crescita di 8 punti – a causa dell’inflazione, nel primo quadrimestre 2023, si sta evidenziando secondo NielsenIQ una contrazione dei volumi per il Largo Consumo Confezionato pari al -3,9% con un incremento a valore del 10,5%.
Con un indice di inflazione pari al 14,4%, le vendite di prodotti della GDO registrano da gennaio a fine aprile 2023 un +9,9%, con una variazione reale dei prezzi ad aprile del -0,4% del mix del carrello della spesa.
Nell’attuale scenario delineato da NielsenIQ le famiglie italiane prediligono più visite ai negozi con carrelli più leggeri sia per acquistare solo l’indispensabile sia per ridurre gli sprechi: infatti il consumatore italiano ha aumentato del 3,7% la frequenza di acquisto e ridotto del 7,4% il numero di prodotti nel carrello. Dinamica ancora più marcata in Spagna, UK, Francia e Germania. Tuttavia, le famiglie italiane non rinunciano ai consumi fuori casa e lo dimostra il fatto che il comparto horeca da gennaio 2023 ad oggi ha registrato un+15,8%.
Continua il trend in calo delle promozioni (in flessione da quattro anni a circa un punto percentuale/anno) soprattutto quelle con scontistiche più aggressive.
I NUMERI:
Il Largo Consumo conta su un giro d’affari stimato di oltre 90 miliardi di euro, 20.000 aziende attive nel panorama produttivo e 330.000 lavoratori presenti nei punti vendita in tutta Italia. Il settore registra ogni anno 4 miliardi di visite ai negozi con circa 400.000 prodotti acquistati dai clienti.
Nella gdo si contano quasi 400 insegne, per oltre 200 centri decisionali. La continua ricerca di innovazione del comparto porta a circa 30.000 nuovi prodotti proposti ogni anno sugli scaffali