“Visionario inascoltato e lobbista responsabile”, Lorenzo Sassoli de Bianchi ha aperto la parte pubblica dell’assemblea annuale di UPA con un “noi” lontano dal plurale maiestatis e vicino al concetto di comunità: “noi del sistema della comunicazione, editori, concessionarie, centri media” e aziende.
Un noi ispirato al libro ‘Noi’ di Evgenij Ivanovič Zamjatin, “il primo romanzo distopico sul futuro a cui anche Orwell si è ispirato per il suo ’1984’, immediatamente censurato nella Russia della Rivoluzione, e le cui intuizioni sul futuro vanno oltre quelle di Black Mirror”. E un richiamo collettivo, quello di Sassoli, a fare sistema per condividere la fiducia per affrontare la sfida di “prendersi la responsabilità del futuro”.
Ripercorrendo gli ultimi 15 anni, il presidente UPA ha vestito i panni del visionario inascoltato e ricordato che “il progresso lo si può gestire o subire, mai neutralizzare”, ha richiamato la capacità del paese di dare il meglio di sé nelle situazioni difficili, sottolineando che “gli investimenti pubblicitari hanno retto il fenomeno incendiario dell’inflazione da costi”, richiamando più innovazione nella vocazione industriale, trattenendo talenti e attraendo investimenti.
Nell’affrontare le sfide più concrete del sistema della comunicazione, il presidente UPA ha indossato gli abiti del lobbista responsabile per salutare la nascita di Audicom che produrrà la total audience tra carta e web, ricordare la centralità di Auditel e l’utilità del “codice a barre della creatività” – il CUSV – che permetterà post-valutazioni più efficaci delle campagne.
Quanto alle prossime materie di approfondimento, l’elenco comprende le TV connesse “svolta strategica da interpretare e gestire”, come hanno mostrato due casi di studio di visione non lineare della TV tradizionale come ‘Mare fuori’ e ‘Amici’ che escono dalla tv e si muovono su tutto il sistema media; l’influencer marketing di cui UPA vuole “accompagnare la crescita sostenuta degli investimenti”; la complessità del media tale per cui nel medio periodo le agenzie dovranno “diventare sofisticati centri studi per pianificare le nostre campagne”.
In apertura Sassoli de Bianchi ha ricordato anche Silvio Berlusconi come l’imprenditore che ha rivoluzionato il mondo della pubblicità e della comunicazione “allargando le opportunità per le nostre imprese e dimostrandone l’efficacia per la crescita delle nostre marche”.
Il presidente UPA in conferenza stampa ha sottolineato che “è importantissimo che Mediaset rimanga italiana perché il Paese ha bisogno di lei”, augurandosi che non venga venduta e fagocitata da una multinazionale delle telecomunicazioni “che le farebbe perdere la sua specificità e la conoscenza che Publitalia ha del nostro mercato. Mi impegnerò con gli investitori per sostenere Mediaset con i loro investimenti come abbiamo sempre fatto”.
Focalizzato sull’intelligenza artificiale l’intervento di Valeria Sandei, CEO Almawave. “L’intelligenza artificiale è il caleidoscopio dei dati e delle informazioni ed apre molteplici opportunità. Evolvono non solo gli strumenti a disposizione del mondo della pubblicità, del broadcasting e della media intelligence ma anche le possibilità di innovazione dei contenuti, in tutti gli ambiti di mercato. L’intelligenza artificiale deve porre al centro la persona ed il miglioramento della vita, in modo concreto e responsabile, diventando così una occasione per disegnare il futuro con la creatività dei visionari, propria di questo settore”, ha dichiarato Sandei.
Il professor Walter Quattrociocchi, docente di Data Science and Complexity alla Sapienza di Roma, ha spiegato le dinamiche delle conversazioni digitali sui social, approfondendo anche il fenomeno delle fake news. “I social media hanno imposto un nuovo business model al mondo dell’informazione premiando l’intrattenimento. Il risultato spesso paradossale è una segmentazione delle opinioni in ‘camere’ chiuse che non comunicano fra loro, in un dialogo impossibile in cui nessuno è disposto a cambiare idea”, ha commentato Quattrociocchi.
Silvia Bagliani, AD Mondelez Italia, nel suo intervento ha spiegato come i grandi cambiamenti dei consumatori e della società abbiano un impatto sul modo di comunicare e come Mondelez International stia affrontando questo tema.
Riuscire a essere rilevanti in un mondo frammentato e con troppi stimoli rappresenta una grande sfida. L’utilizzo dell’empatia unita alla tecnologia e all’intelligenza artificiale è fondamentale per vincere la sfida portando messaggi personalizzati e rilevanti su grande scala. “Passare dalla ricerca di personalizzazione alla ricerca di rilevanza permette di generare esperienze coinvolgenti che aiutano i marchi a creare un legame emotivo con i consumatori e a mantenere la loro fedeltà nel tempo. In Mondelez International siamo convinti che la forza dei grandi brand sia proprio quella di creare connessioni umane”, ha dichiarato Bagliani.
L’evento annuale dell’UPA si è svolto al Teatro Strehler. Andrea Barbato ha curato la regia, Paolo Di Benedetto la scenografia e Fabio Bettonica l’allestimento grafico. Come immagine guida dell’evento UPA23 è stata scelta la Maschera “Pinealissima” del Maestro Luigi Ontani che, con la sua molteplicità di occhi, rimanda alla capacità di intuizione e di visione di entità normalmente non percepibili.