Gli investimenti pubblicitari dovrebbero crescere nel 2019 dell’1%, almeno così conferma a oggi GroupM, ma Roberto Binaghi avverte che le proiezioni sono complicate e che “il moderato ottimismo” con cui erano state fatte “si sta infrangendo su un gennaio complicato e un febbraio non brillantissimo”, soprattutto per il forte ritardo del settore Automotive.
A margine dell’evento RadioCompass 2019, organizzato da Mindshare con FCP-Assoradio, il Chairman e CEO dell’agenzia media che fa capo a GroupM, avverte che è ancora presto per dire se si tratti di una contrazione congiunturale o strutturale.
Quanto al 2018, la holding media di WPP conferma la chiusura a +2,5% ma avverte che i dati sono in fase di revisione e molto probabilmente verranno rivisti in miglioramento; l’andamento dei mezzi vede la radio a +5,5%, la TV a +0,9%, internet + 9,7%, stampa -7,4%, Cinema +8,0%, OOH -2,0%.
Radio, dati e PMI. Previsioni a parte, Binaghi è tornato ancora sulla radio, rassicurando sulla sua tenuta anche nel 2019 – “forse non farà un grande incremento, comunque è il mezzo che sta soffrendo meno”, anche perché con un mercato radiofonico che vale 450 milioni i margini di crescita sono ancora ampi – sia per lodare il Tavolo Editori Radio (il 29 gennaio saranno resi noti i nuovi dati d’ascolto, ndr).
Il Tavolo Editori Radio, ha detto, “ha il merito di aver riportato i dati delle radio dopo il disfacimento di Audiradio: è un sistema perfettibile, ma il mercato lo sta accettando, come si vede dal +23% di crescita aggregata per la raccolta della radio negli ultimi 5 anni, seconda solo a internet (+40%).
Binaghi ha anche apprezzato molto la strategia di FCP-Assoradio di concentrarsi sulla forza commerciale del mezzo per raggiungere le PMI che ancora non sono approdate agli investimenti pubblicitari in radio.