Intervista a Daisuke Yanasawa. Sfumano i confini tra adv e servizio

Intervista a Daisuke Yanasawa, chief executive officer di Kayac Inc Japan, giurato ai primi Mobile Lions al prossimo festival di Cannes. Se un brand è forte spesso un servizio pubblicitario si trasforma in un business pay

1) Come sta andando il mercato della pubblicità in Giappone?

La demarcazione tra pubblicità e servizi sta diventando sempre di più confusa, e aumenta con la crescente diffusione degli smartphone. Di tante cose è difficile dire se si tratta dell’una o dell’altra cosa. Noi siamo una casa di produzione e recentemente sempre più clienti ci chiedono di creare ‘servizi’ e non ‘pubblicità’. In risposta a questo trend, le grandi agenzie pubblicitarie stanno dotandosi di team dedicati alla creazione dei propri servizi.

2) Nell’ultimo anno quali sono stati le migliori e più innovative idee di comunicazione?

In Giappone il mercato dei social games è esploso nell’ultimo anno. L’ARP (Average Revenue) per user qui è più alta rispetto a qualunque altro paese. Per esempio, le piattaforme leader come DeNA e Gree stanno facendo più profitti di Zynga. Questo slancio ha attivato tutto il settore, sia i SAPs (Social Application Providers) che le aziende specializzate nei più tradizionali giochi consumer, che stanno assumendo talenti a più non posso. Anche le novità più interessanti nel settore Internet sono connesse a queste aree, senza contare che i business che hanno a che fare con i social games stanno pianificando molte campagne in tv e sui treni.

 3) I creativi dicono che la grande idea è indifferente alla tecnologia e al media. Ma è altrettanto vero che la creatività è parte dell’evoluzione dei media digitali. Cosa pensi dello scambio tra creatività e tecnologia e delle sue evoluzioni?

In Kayac la pubblicità vale il 30% dell’intero fatturato mentre servizi internet originali e social games occupano il 70%. Il mercato dei social games è il favorito nell’area dell’ottimizzazione secondo le analisi sul comportamento e dati numerici. Guardando a quello che succede su questo fronte, penso sinceramente che non possiamo sopravvivere senza stabilire la giusta combinazione di dati numerici e creatività. Penso che questa tendenza continuerà a crescere e sempre più velocemente. Spot televisivi delle app per smartphone spesso appaiono in tv perché è chiaramente provato che tali spot sono efficaci sulla conversion rate delle app.

 4) Il branded entertainment è l’ultima novità del Festival di Cannes, ma non della storia della comunicazione. Secondo te è un buon mezzo per raggiungere risultati efficacemente?

Quando penso al branded entertainment, dobbiamo tenere a mente che brand affermati, popolari e brand emergenti hanno diversi effetti e influenze. Se un brand è già affermato e popolare, il branded entertainment funziona non solo coma una pubblicità ma anche secondo il modello di business in cui ogni utente può pagare per questo stesso servizio. In altre parole, pubblicità e vendita si uniscono allo stesso tempo. Io credo che solo quelle aziende che possono implementare questo modello potranno accrescere il valore del proprio brand.

 5) In Italia i professionisti della pubblicità si lamentano delle cattive condizioni di lavoro. Com’è la situazione in Giappone?

Fondamentalmente, la situazione è dura anche in Giappone, ad eccezione delle grandi agenzie di pubblicità. Inoltre, malgrado le dimensioni dell’azienda, penso che anche le persone dalla mentalità pubblicità-convenzionale-centrica sperimenteranno presto tempi difficili. Penso che non potranno sopravvivere a meno di avere un’attitudine a creare proattivamente new business, un punto di vista tecnologico e la comprensione che la velocità è la prima priorità nel business creativo.

 

Intervista a Daisuke Yanasawa. Sfumano i confini tra adv e servizio ultima modifica: 2012-06-07T12:49:11+02:00 da Redazione

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