Venerdì il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto di stanziamento delle risorse per gli incentivi sugli investimenti pubblicitari. Il decreto andrà in aula nei prossimi giorni per la conversione in legge. Per il 2017 la capienza del fondo è di 20 milioni di euro, per il 2018 sarà di 62,5 milioni
Venerdì il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto di stanziamento delle risorse per il bonus fiscale sugli investimenti pubblicitari incrementali.
LE CIFRE – Ambienti USPI (Unione Stampa Periodica Italiana) e Citynews hanno avuto anticipazioni sul contenuto del decreto che sarà reso pubblico nei prossimi giorni. Per il 2018 il fondo è stato stabilito in 62,5 milioni di euro, e gli oneri saranno recuperati da una corrispondente riduzione del “Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione”. Per il periodo dal 24 giugno al 31 dicembre 2017 la capienza del fondo è invece di 20 milioni di euro.
Una delle novità, infatti, è che le imprese e i lavoratori autonomi possono fruire anche per gli investimenti sostenuti nella seconda metà del 2017 del credito di imposta previsto per le campagne pubblicitarie su quotidiani, periodici, sulle radio e tv locali e sulle testate online. La manovra approvata la scorsa primavera, invece, prevedeva che il bonus fosse riconosciuto sugli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2018.
Ricordiamo che il credito di imposta è pari al 75% della quota incrementale dell’investimento rispetto all’anno precedente, e aumenta al 90% nel caso di microimprese, Pmi e start-up innovative.
L’altra novità rilevante è l’estensione del bonus anche alle testate online, inizialmente escluse.
«Grazie all’intervento del Ministro Lotti – ha commentato Marco Giovannelli, presidente di Anso (Associazione Nazionale Stampa Online) – si è sbloccata una situazione che di fatto avrebbe tagliato fuori i giornali digitali dal provvedimento a sostegno dell’editoria e con il decreto approvato le testate on line vengono inserite a pieno titolo nel cosiddetto “bonus pubblicità».
Il decreto legge, che inizialmente riguardava solo stampa, radio e televisione, andrà in aula nei prossimi giorni per la conversione in legge.
«È un grande successo per i nostri giornali – continua Giovannelli -. Un successo doppio, perché ribadisce ancora una volta che il mondo dell’editoria sta cambiando e perché, finalmente, si riconosce che i giornali digitali hanno pari dignità con gli altri media».
Ovviamente, le testate digitali inserite nel provvedimento dovranno essere in linea con quanto richiesto dalla nuova legge sull’editoria, che prevede una serie di adempimenti, tra cui la registrazione in Tribunale e al ROC.
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Fieg Maurizio Costa: «Grande soddisfazione per una misura anticiclica, positiva per l’economia in ripresa e a lungo attesa da imprese, investitori e operatori dell’informazione».
L’incentivo è stato oggetto di una campagna informativa (firmata da Y&R Roma), tuttora in corso su gran parte della stampa quotidiana e periodica, tesa a sottolineare l’importanza che la misura riveste per le aziende editoriali e per l’economia generale.