Gli investitori pubblicitari esprimono apprezzamento per le delibere dell’AgCom, «preziose per tutelare i consumatori e rendere più trasparente il sistema della comunicazione». Per la stagione in corso per gli ascolti di Dazn fa fede il dato Auditel, dal prossimo anno sarà necessario un JIC
L’UPA esprime apprezzamento per i provvedimenti presi da AgCom nei confronti di Dazn riguardanti gli incontri di calcio di Serie A.
Secondo gli investitori pubblicitari, la delibera dell’Agcom “va nella direzione della tutela dei consumatori, della trasparenza sui dati e della responsabilità dell’intero settore dei media”.
«Esprimo apprezzamento per la delibera AgCom. Un passo equilibrato nella direzione giusta per merito del grande impegno del presidente Giacomo Lasorella, dei Commissari e degli uffici che, sotto la sua guida, hanno lavorato per dare concreta attuazione all’atto di indirizzo dell’Autorità (n.194/21) reso pubblico a giugno» ha commentato Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di UPA.
Uno dei provvedimenti presi dall’Autorità, quello che interessa maggiormente il mercato pubblicitario, riguarda il tema della misurazione degli ascolti e stabilisce che “per la stagione sportiva in corso, il dato di audience cui fare riferimento, ai fini del riparto dei proventi derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi (ex art. 26 del dlgs. 9/2008), è il dato certificato rilasciato dalla società Auditel, disponendo altresì che, per le stagioni sportive 2022/2023 e 2023/2024, la certificazione del dato di ascolto degli eventi trasmessi da Dazn sia comunque garantita attraverso la misurazione da parte di un JIC (Joint Industry Committee) operante sul mercato nazionale in grado di produrre un dato univoco, trasparente e certificato di total audience in conformità alla regolamentazione vigente. L’implementazione della soluzione deve essere avviata tempestivamente allo scopo di consentirne l’effettività dall’avvio della stagione sportiva 2022/203”.
«Apprezzo la sintonia della delibera con le linee guida di UPA sulle metodologie di ricerca proposte in settembre (trasparenza, comparabilità dei dati; inclusività; tempestività; correttezza, cross-medialità; e interoperabilità) per definire l’evoluzione dei sistemi di misurazione delle audience, in maniera coerente con quanto indicato, appunto, dalla delibera AgCom di giugno 2021 e dalla WFA (World Federation of Advertisers) – aggiunge Sassoli -. Come è noto UPA, dando seguito alle sue linee guida, sta coordinando un tavolo di confronto con UNA, l’associazione delle agenzie e dei centri media e tutti i soci del sistema delle ricerche ufficiali (Joint Industry Committee) che fanno riferimento ai media audiovisivi e stampa: Auditel, Audipress e Audiweb. Il tavolo proporrà soluzioni condivise per mettere l’intero sistema delle ricerche in condizione di rispondere con efficacia alle esigenze di: consumatori, investitori, editori, concessionarie, centri media e Aagenzie di pubblicità. La delibera di AgCom costituisce un punto di riferimento importante per il lavoro del tavolo nell’ottica di modernizzare e rendere più trasparente il mercato, tutelare i consumatori e includere le piattaforme streaming all’interno del sistema di regolazione cross- mediale».