Secondo il perimetro monitorato i primi 7 mesi chiudono a -2,7%, il mese di luglio segna -2,2%. Possibile chiusura d’anno in positivo (considerando search e social) viste le riprese di consumi e Pil
Il mercato degli investimenti pubblicitari nei primi sette mesi dell’anno chiude con un sostanziale pareggio, considerando anche la porzione web (principalmente search e social) attualmente stimata da Nielsen. Sulla base del perimetro monitorato nel dettaglio, si registra un calo del 2,7% (pari a circa 101 milioni) rispetto agli stessi mesi del 2014 e del 2,2% per il solo luglio.
Relativamente ai singoli mezzi, la Tv continua a risentire maggiormente dell’assenza dei Mondiali di calcio, con un decremento del 5,6% per il singolo mese, che porta il periodo cumulato gennaio – luglio a -3,2%.
Il confronto con i Mondiali condiziona anche l’andamento dei Quotidiani, che chiudono i primi 7 mesi a -8,4%.
Le discrete performance di periodici e radio a luglio, invece, si ripercuotono positivamente anche sul periodo cumulato, facendo registrare un calo più contenuto dei magazine rispetto al resto dell’anno (-2,8%) e una consolidata crescita della radio, che chiude a +9,1% nei primi sette mesi, rimanendo sensibilmente al di sopra della media del mercato.
Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato, riduce le perdite a luglio (-0,9%), con un decremento del 2,6% nel periodo gennaio – luglio. Sulla base delle stime di Nielsen relative al totale del web advertising, aggiungendo dunque la porzione di mercato di search e social, il digitale crescerebbe dell’8% nei sette mesi.
Continua l’ottimo momento di tutto il mondo dell’out of home che, trainato da Expo, segna un mese di luglio sensibilmente positivo che permette di chiudere i primi 7 mesi in terreno decisamente positivo: +5,8% per l’outdoor, +17,7% per il transit e +2,6% per l’out of home TV. Cinema e direct mail registrano rispettivamente stabilità (-0,3%) e decrescita (-3,7%) per il periodo cumulato.
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 9 in crescita o intorno alla parità, con un apporto di circa 57 milioni di euro.
Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nei primi 7 mesi: alla crescita di Alimentari (+4%, circa 8,8 milioni) e Farmaceutici (+5,9%, circa 11,5 milioni), si contrappone il calo di Finanza / Assicurazioni (-3,5%, circa 6,6 milioni), Automotive (-3,3%, circa 11,9 milioni) e Telecomunicazioni (-13,1%, circa 30,1 milioni). I maggiori apporti alla crescita arrivano dai Servizi Professionali (+16,7%), Gestione Casa (+4,8%), oggetti personali (+4,5%) ed Enti / Istituzioni (+8,9%).
“Una parità sui primi sette mesi, anche alla luce del fatto che ci si confronta con l’anno dei Mondiali – ha dichiarato Alberto Dal Sasso, Advertising Information Service Business Director di Nielsen – è comunque un segnale incoraggiante. I recenti dati di ripresa dei consumi a luglio e di timida crescita del PIL potrebbero lasciare intravedere una chiusura dell’anno in positivo per l’intero mercato della pubblicità, considerando l’intera fetta del web”.
Sassoli: “Il mercato tiene”
Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’UPA ha così commentato la pubblicazione dei dati Nielsen: “I primi sette mesi dell’anno chiudono in pareggio, nonostante l’effetto dei mondiali di calcio dello scorso anno, quindi la tenuta complessiva del mercato, che comprende tutta l’area digital, è costante negli ultimi mesi e va consolidandosi. A ciò si aggiungano i segnali positivi che arrivano dai dati sui consumi (+2,1%), sul PIL (+1,1%) e sulla fiducia degli italiani (l’indice a 109, da 106 ad agosto) e la conferma che il mercato della pubblicità possa chiudere quest’anno tra il +1% e il +2% appare più che realistica”.