Il mercato degli investimenti pubblicitari nei primi dieci mesi dell’anno chiude a -3,4% rispetto allo stesso periodo del 2013, pari a circa 176 milioni in meno. I primi nove mesi dell’anno si erano chiusi a -3,2%.“La difficoltà del mercato pubblicitario perdura nell’autunno. Il calo del Pil (-0,1%) nel terzo trimestre, che ha sancito il ritorno tecnico in recessione per il nostro Paese, si riflette evidentemente anche sul mood generale, oltre che sui conti economici delle aziende – spiega Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Business Director di Nielsen -. Il singolo mese di ottobre si è chiuso a -5,2%, consolidando il calo che ha riguardato tutti i mesi del 2014, a eccezione di giugno”.
La Tv è in leggero calo, registrando una riduzione dello 0,9%. Gli investimenti sulla Radio, grazie all’andamento positivo degli ultimi due mesi, si riducono in misura leggermente minore rispetto al totale mercato, perdendo il 2,5% per il periodo cumulato. Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato, torna in positivo, chiudendo a +0,2%.
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 10 in crescita, con un apporto di circa 150 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nel periodo cumulato: alla crescita degli Alimentari (+1,5%, pari a 9 milioni) e della Distribuzione (+5,9%, circa 15 milioni), si contrappongono un notevole calo dell’Automotive (-6,4%, circa 33 milioni) e la frenata delle Telecomunicazioni, che con circa 132 milioni in meno di investimenti rispetto agli stessi dieci mesi del 2013 registrano una performance negativa del 31,6%. I maggiori apporti alla crescita arrivano da Finanza/Assicurazioni (+20,4%), Giochi/Articoli scolastici (+22,5%) ed Elettrodomestici (+14,5%), che complessivamente incrementano di 56 milioni.
“Visti i segnali che oggi abbiamo a disposizione – conclude Dal Sasso – possiamo pensare a un novembre migliore degli ultimi mesi, anche se non sufficiente a portare una reale inversione di tendenza sulla previsione di chiusura anno, in linea con l’andamento degli ultimi 10 mesi.