Calo trasversale per tutti i settori merceologici, crescono solamente Tempo Libero e Turismo/Viaggi
Dopo l’impatto molto contenuto degli europei di calcio, anche le Olimpiadi non riescono a risollevare il trend del mercato pubblicitario. Nei primi 8 mesi dell’anno la variazione si conferma negativa, -10,5% a 4,8 miliardi di euro, e tutto lascia presupporre che si vada incontro ad una chiusura dell’anno non migliorativa rispetto allo status quo.
Calo generalizzato di tutti i mezzi che risentono del periodo difficile pur con andamenti differenti al loro interno.
I quotidiani registrano da gennaio ad agosto una contrazione del 13,9%, i periodici del 16,2%, la tv del 10,9%, la radio del 7,4%, l’outdoor del 12,5%, il cinema del 22,4%. In crescita dell’11% internet a circa 430 milioni di euro.
Per quanto riguarda i settori merceologici, il calo è assolutamente trasversale. Unici due casi in cui si rileva una crescita media degli investimenti pubblicitari, rispetto allo stesso periodo del 2011, sono i settori Tempo Libero e Turismo/Viaggi.
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