Il 69% dei consumatori mondiali ha dichiarato di modificare le proprie abitudini per risparmiare di più
Nonostante i consumatori si dimostrino ancora prudenti e continuino a tagliare le spese, il grado di fiducia dell’indagine Nielsen Global Consumer Confidence Survey’ è cresciuto di un punto nel terzo trimestre dell’anno.
Durante l’ultima fase dell’indagine, condotta fra il 10 agosto e il 7 settembre 2012, il livello generale di fiducia è aumentato nel 52% dei mercati mondiali presi in esame da Nielsen, rispetto all’aumento nel 41% dei mercati registrato nel trimestre precedente. Nel corso del 3° trimestre del 2012, la fiducia dei consumatori è aumentata in 30 dei 58 mercati analizzati, è diminuita in 19 Paesi ed è rimasta invariata in 7.
I dati trimestrali dell’indagine Nielsen evidenziano come la fiducia dei consumatori sia aumentata esclusivamente in Nord America e in Europa. I dati più incoraggianti relativi al 3° trimestre sono stati registrati in Svizzera (+10), Belgio (+9), Australia (+8), Tailandia (+8), Ungheria (+7), Norvegia (+7) Emirati Arabi Uniti (+6), Italia (+5) e Canada (+5).
In Italia crescono le preoccupazioni sul lavoro
“Nonostante l’aumento di 5 punti nell’indice di fiducia, in Italia preoccupazioni rispetto al lavoro continuano ad aumentare così come la percentuale di famiglie che vorrebbero risparmiare dopo aver affrontato le spese di base” ha dichiarato Roberto Pedretti, Managing Director Watch&Buy Nielsen Italia. Le famiglie continuano a ridurre i volumi acquistando solo i beni necessari per compensare la crescita dei prezzi. Da gennaio 2012 ad agosto 2012 Iper, Super e Liberi Servizi hanno registrato il 2% di decremento nelle vendite a volume e 0.2% di aumento nelle vendite a valore.
Aumenta le percezione di recessione economica
Secondo l’indagine Nielsen, il 62% dei rispondenti a livello globale ha affermato di sentire la crisi – percentuale in aumento rispetto al 57% rilevato nel trimestre precedente e allineata ai risultati del 3° trimestre del 2011. Inoltre, metà (49%) di quanti si sono espressi in questi termini, ritiene che tale condizione permarrà anche il prossimo anno.
In Europa, America Latina e nei Paesi dell’area Asia-Pacifico, un numero maggiore di intervistati ha dichiarato che il proprio Paese attraversa un periodo di recessione più grave rispetto all’anno precedente e al trimestre precedente. Gli europei che sostengono di sentire la crisi sono aumentati, passando dal 71% del 2° trimestre al 75% del 3° trimestre.
La percezione di recessione è aumentata di 7 punti percentuali nell’area Asia-Pacifico arrivando al 52% e di 4 punti percentuali in America Latina, raggiungendo il 53%. La regione che comprende Medio Oriente e Africa è stata l’unica a registrare una diminuzione (-5 punti percentuali) della percezione di recessione, scendendo al 72% nel terzo trimestre.Nel corso dei prossimi trimestri, le maggiori preoccupazioni relative alla crescita globale continueranno a concentrarsi sull’Europa, considerato che le principali economie di quest’area sono al limite della recessione o stanno già attraversano un periodo di crisi economica.
Prosegue la tendenza a tagliare le spese
Tra i rispondenti online su scala mondiale, 7 su 10 (69%) hanno dichiarato di aver modificato le proprie abitudini per risparmiare maggiormente sulle spese domestiche, 2 punti percentuali in più rispetto all’ultimo trimestre e 3 rispetto allo scorso anno.
La metà di chi ha risposto a livello globale (52%) ha dichiarato di aver speso meno per l’abbigliamento e per l’intrattenimento fuori dalle mura domestiche (48%). Altri tagli sono stati fatti su gas ed elettricità (47%), acquistando prodotti di marchi più economici (39%) e riducendo le spese telefoniche (33%).