Puntuale come ogni anno da vent’anni, la venture capitalist Mary Meeker ha pubblicato l’Internet Report 2015 sui trend evolutivi del digitale che è un punto di riferimento per la ricchezza di dati
A vent’anni dalla prima edizione pubblicata nel 1995 la venture capitalist Mary Meeker ha pubblicato il suo Internet Report che fa il punto sullo stato dell’economia digitale e sui suoi trend evolutivi. Molti dei processi sono in corso da tempo, quindi non costituiscono motivo di sorpresa, ma alcuni stanno iniziando a svilupparsi proprio in questi mesi.
Il primo dato mostra la crescita degli utenti di Internet in tutto il mondo, a quota 2.8 miliardi, che però procede a tassi più contenuti rispetto a quelli dell’anno precedente (+8% vs 10% del 2013). Anche il mobile, che continua a galoppare dovunque ma soprattutto nei paesi emergenti e registra una penetrazione del 73% sulla popolazione mondiale: se nel 2013 cresceva del 27% sull’anno precedente, ora ‘rallenta’ a 23%. La popolazione già connessa invece passa sempre più tempo online: i driver di crescita sono mobile, appunto, e video,
ADV MOBILE, OPPORTUNITA’ ANCORA DA COGLIERE
Meeker torna a mettere in luce la grande opportunità della pubblicità su mobile. La disparità tra tempo trascorso su mobile e spesa pubblicitaria è ancora importante, e nei soli USA vale 25 miliardi di dollari. Per quanto i numeri siamo imponenti, questo si nota anche nei fatturati pubblicitari dei colossi come Facebook e Twitter, i cui ricavi nel 1Q 2015 sono cresciuti a ritmo più lento. Nonostante ciò, i loro sforzi nel creare formati pubblicitari in stream, fluidi e non interruttivi verrà premiata: tra questi Facebook Carousel, i mini-video da 5 secondi su Vessel, Pinterest Cinematic Pin e Google Local Inventory Ad che offre messaggi pubblicitari geolocalizzati. Anche l’inserimento del ‘Buy Button’ in feed e nei video accorcia la strada tra il momento di interesse e l’occasione di acquisto.
I video restano al centro delle abitudini di consumo mediale, come i contenuti user generated. Accanto ai social network consolidati (ma occhio alle preferenze dei più giovani! la tavola mostra quanto in due anni l’uso di Facebook si sia contratto tra i teen a favore di Instagram), Snapchat e WhatsApp stanno emergendo come vere e proprie piattaforme di comunicazione, un po’ sulla scia di quel che stanno facendo Line e WeChat: un segmento sempre più strategico, tanto che tra le 10 app più scaricate 6 sono servizi di instant messaging.
L’IMPATTO SUI BUSINESS
Se il digitale è entrato nel settore consumer al 100%, il mondo degli affari al 75%, sicurezza e welfare sono toccati solo solo al 50%, educazione e salute per il 25% e ancora meno la pubblica amministrazione. Grande spazio di crescita quindi.
Negli USA le principali voci di spesa delle famiglie sono affitto, trasporti e alimentare: in tutti e tre si sono insinuate con decisione servizi che le rivoluzionano. E se continueranno a crescere questi servizi che permettono di ottenere qualcosa istantaneamente, quando e dove la si vuole, tenderà a cambiare anche l’organizzazione del lavoro, aumentando la flessibilità. Contestualmente le nuove piattaforme permettono a un crescente numero di freelance di aumentare le entrate, ma scardinando il modello tradizionale.