Continua la crescita del mobile nella fruizione di contenuti editoriali online: ad aprile 2016 sono 25 milioni i lettori via smartphone e tablet, in aumento del 18% rispetto all’anno precedente. È quanto rilevato dall’ultima analisi di comScore che ha pubblicato uno studio sull’andamento delle audience di alcuni grandi editori italiani che da oltre un anno hanno attivato le soluzioni di misurazione “multipiattaforma”, grazie all’installazione del tag di tracciamento comScore, mantenendo un perimetro di rilevazione costante.
I dati evidenziano una crescita significativa delle audience complessive (dal 9% di Banzai al 31% de ilfattoquotidiano.it) dovuta al forte aumento degli accessi da dispositivi mobili che aumentano le opportunità di contatto in ambito digitale piuttosto che cannibalizzare le audience desktop. Gli editori selezionati fanno, infatti, registrare una crescita delle audience che accedono ai loro contenuti da dispositivi mobili, in una percentuale che oscilla tra il 29% (Banzai) e il 56% (ilfattoquotidiano.it), incremento decisamente superiore a quello medio rilevato sull’audience mobile in Italia, pari al 18%.
Aumenti a doppia cifra anche per le piattaforme web dei principali broadcaster (Rai e Mediaset) che fanno segnare un aumento delle audience connesse da smartphone e tablet rispettivamente del +39% e +48% nell’ultimo anno.
Questa nuova forma di consumo risulta ancora più accentuata se si osserva il media mix dei device utilizzati per l’accesso ai contenuti.
Nel mese di aprile 2016, infatti, la percentuale di chi accede ai contenuti degli editori esaminati solo attraverso un dispositivo mobile (ovvero esclusivamente tramite smartphone e/o tablet) è generalmente più alta di quella di chi accede sia con un device mobile che con un Desktop (la cosiddetta “componente multipiattaforma”) e di quella di chi accede soltanto mediante il desktop.
Su base annua la dinamica è più significativa con le audience mobile only che aumentano in un range dal 36% al 126% e quelle esclusivamente desktop che si riducono in un range dal -5% al -27%.
“Lo spostamento delle audience sui device mobili è un fenomeno in accelerazione di cui comScore misura l’esatta dimensione – afferma Fabrizio Angelini, comScore Italia – La capacità di riattribuire agli editori originali il traffico proveniente dalla navigazione browsing in-app di terze parti sia sui social network, sia sulle piattaforme di content delivery network come Facebook Instant Articles e Accelerated Mobile Pages di Google consente di valutare appieno l’impatto del mobile. Ora che i trend sono chiari dovranno emergere nuovi modelli di monetizzazione dei siti web ed efficaci strategie pubblicitarie a beneficio della sostenibilità economica degli editori”.