Lo sostiene la 17ma edizione della Xmas Survey di Deloitte che prevede per l’Italia un budget medio per i regali di Natale intorno ai €400, in calo dell’8% rispetto allo scorso anno. In crescita, invece, la consapevolezza per la sostenibilità ambientale e l’etica sociale.
La situazione economica italiana continua a rimanere critica, ma la ricerca di Deloitte – su un campione di 17.354 consumatori in 18 Paesi, tra cui l’Italia – conferma che il rallentamento riguarda tutta l’Europa, dove la spesa media stimata per il Natale 2014, pari a €488, è in flessione del 3%: uniche eccezioni la Svizzera (+2,1%) e la Germania (+1,3%) insieme a Polonia e Russia.
La ricerca ha evidenziato il prevalere di una visione “pessimistica” in Italia, dove l’82% dei consumatori ritiene che il Paese sia in una fase recessiva e le donne si confermano le più pessimiste, sentimento però condiviso anche nel resto d’Europa.
Saranno quindi ridotti gli acquisti di arredamento, fai-da-te e decorazione (per il 92% degli italiani), abbigliamento (91%) e intrattenimento (88%) e gli acquisti d’impulso (per il 59% degli italiani). Restano invece ben saldi nelle intenzioni d’acquisto, come regali, i libri, i dolci e i prodotti cosmetici.
Regali etici
Sostenibilità ambientale ed etica sociale sono temi molto attuali, soprattutto presso le consumatrici, con una particolare attenzione a fattori come lo sfruttamento del lavoro minorile, le informazioni sul prodotto e il loro impatto ambientale.
“Quello che emerge dalla nostra survey e che conferma una tendenza ormai in atto da tempo è che è riduttivo fermarsi all’affermazione che i consumi sono in calo, afferma Dario Righetti, partner Deloitte e responsabile per il settore Consumer Business. Quello che è cambiato è il comportamento del consumatore” che ha superato il consumismo sfrenato, è diventato più selettivo, considera il prezzo come sinonimo di valore e sintesi di aspetti come la qualità, l’utilità e il rispetto di regole etiche e sociali.
Multicanalità imprescindibile
La ricerca di Deloitte mette anche in evidenza la diffusione degli acquisti multicanale: il 38% del campione ha dichiarato che usa il canale online per gli acquisti (contro il 32% dell’anno precedente), prevalentemente film, musica e videogame, spesso dopo aver fatto un po’ di showrooming. Il 40% sceglierà la consegna a domicilio (+6% rispetto al 2013), motivazione che fa preferire l’online come canale d’elezione per gli acquisti.
I consumatori che faranno acquisti nei canali tradizionali privilegeranno iper e supermercati (29%), catene specializzate (23%) e grandi magazzini (23%) il cui principale punto di forza è il servizio post-vendita. Molti consumatori ascoltati dalla survey hanno inoltre confermato la necessità di una migliore integrazione tra canale fisico e online.