In evidenza Radio Italia che sale al terzo posto con 5,2 milioni di ascoltatori, Rtl 102,5 sempre prima e cresce a 8,4 milioni staccando Rds al secondo posto con 5,7 milioni
Ter – Tavolo Editori Radio ha pubblicato sul suo nuovo sito web – http://www.tavoloeditoriradio.it/ – i dati totale mezzo primo trimestre, totale mezzo secondo trimestre, totale mezzo primo semestre e i dati pubblici del primo semestre (4 maggio – 9 ottobre) riferiti ad ogni singola emittente per ciò che riguarda gli output fondamentali.
La società ha anche comunicato ad ogni editore i dati riservati del secondo trimestre di ogni singola emittente iscritta.
Secondo i dati elaborati da 60mila interviste Cati condotte tra il 4 maggio e il 9 ottobre 2017 nel giorno medio sono 35.540.000 gli ascoltatori della radio. Al primo posto troviamo saldamente Rtl 102,5 con 8.483.000 di ascoltatori, seguita da Rds 100% Grandi Successi (5.701.000), Radio Italia Solo Musica Italiana (5.257.000), Radio Deejay (5.232.000) e Radio 105 (4.952.000).
I COMMENTI DI RADIO ITALIA, RADIOMEDIASET E RAI
Per Radio Italia ottimo risultato anche nel dato dei sette giorni con 16.240.000 ascoltatori che la colloca al secondo posto.
Mario Volanti – Editore e Presidente Radio Italia – commenta: “Dire che siamo felici è riduttivo. Per la prima volta nella storia di Radio Italia vengono superati abbondantemente i 5 milioni di ascoltatori nel giorno medio e il dato di copertura nei 7 giorni è veramente entusiasmante. Evidentemente il lavoro svolto negli ultimi anni, la passione, la tenacia e la coerenza rispetto al progetto editoriale, ci hanno premiati. Ovviamente continueremo su questa strada, coscienti che la competitività è sempre maggiore e che, quindi, dovremo moltiplicare i nostri sforzi”.
Gli fa eco Marco Pontini, Direttore Generale Marketing e Commerciale della radio: “Un risultato estremamente positivo che conferma la bontà del lavoro svolto negli ultimi anni da tutte le persone che lavorano a Radio Italia. Dati che premiano la grande attenzione al palinsesto, la verifica costante della distribuzione sul territorio e tutte le attività di marketing e comunicazione come le partnership con i tour di alcuni dei più importanti artisti italiani e i grandi eventi live”.
Per quanto riguarda RadioMediaset (R101, Radio 105, Virgin Radio, Radio Subasio), cui fanno capo le attività radiofoniche del Gruppo Mediaset, si conferma primo gruppo radio nazionale con il 17.5% di ascoltatori nel Quarto d’ora medio dalle ore 6 alle ore 24.
Il gruppo guidato dall’a.d. Paolo Salvaderi ci tiene a sottolineare che si tratta di un dato non confrontabile con il passato, trattandosi della prima rilevazione effettuata dalla nuova Società costituita dagli Editori (TER) con diverse discontinuità: due Istituti di ricerca per il field, alcune differenze metodologiche e un periodo anomalo rispetto al passato (maggio-ottobre 2017 vs gennaio – giugno 2016).
L’altra importante novità riguarda il fatto che ai dati del reale ascolto radiofonico vengono sommati gli ascolti derivati dai canali televisivi delle emittenti stesse (per quelle che hanno attivo anche il canale tv) che nella precedente indagine venivano separati.
“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto dalle nostre emittenti – commenta Salvaderi – che ci consente di consolidare una solida leadership nel comparto di riferimento. Non credo sia corretto, in questo momento di costruzione della nuova ricerca, fare confronti con il passato e dare giudizi viste le tante differenze e discontinuità che caratterizzano questi nuovi dati. Possiamo solo affermare di avere quattro brand forti con un grande potenziale di crescita”.
Rai Radio esprime apprezzamento per i quasi 9 milioni di ascoltatori che ogni giorno si sintonizzano sui propri canali. “Il nostro risultato – dichiara Roberto Sergio, Direttore di Rai Radio – si conferma in linea con il pari periodo del 2016, premia l’offerta di Servizio Pubblico, di qualità con tanti contenuti in onda. Affidabilità, autorevolezza e linguaggio sono le parole chiave di un bouquet di canali unico per completezza e penetrazione. E in questa direzione continueremo a lavorare e ad investire in termini di mezzi e risorse”.
I dati semestrali della nuova ricerca, molto attesi dal mercato, si riferiscono ad un periodo, 4 maggio- 9 ottobre, e non possono essere comparati con il primo semestre delle rilevazioni degli scorsi anni. Da considerare, inoltre che il 2017, anno dispari, è stato privo di eventi sportivi (Europei, Olimpiadi) che storicamente rappresentano un booster per gli ascolti delle radio Rai.
“Ancor prima che Ter pubblicasse la ricerca – prosegue Sergio -, avevamo anticipato che non ci sarebbe stata alcuna possibilità di confronto fra quei dati ed eventuali altre rilevazioni precedenti”. Gli ascolti pubblicati in queste ore si riferiscono infatti a un periodo anomalo e non consueto che non è sovrapponibile ad alcuna precedente ricerca proprio per il diverso perimetro temporale. “Ciononostante si stanno diffondendo in queste ore dati falsi. L’intera offerta di Rai Radio rispetto al periodo più simile che si può utilizzare come confronto (II e III trimestre 2016) fa segnare un -2% di ascolto che tuttavia andrebbe riparametrato al netto degli eventi sportivi che erano presenti lo scorso anno: Europei ed Olimpiadi. Per questo ritengo quel -2% un risultato in linea con gli ascolti dell’anno precedente se non addirittura potenzialmente positivo”.
Il 2017 monitorato da Ter fa segnare difatti 8.924.000 ascoltatori contro i 9.107.000 del periodo più simile dell’anno precedente.