La Consumer Technology Association Foundation, l’ente organizzatore del CES, ha annunciato l’avvio di un progetto di ricerca insieme a IBM per studiare come il cognitive computing e le tecnologie emergenti potranno essere utili a migliorare la vita delle persone anziane e con disabilità.
In particolare l’attenzione della ricerca sarà su come questa tecnologia ridefinisce i rapporti tra le persone, la tecnologia stessa e l’ambiente, permettendo ai membri della famiglia, infermieri e dottori di monitorare lo stato di salute della persona.
Il proposito è quello di fornire all’intero settore, dai produttori dei device agli sviluppatori di software fino alle società impegnate nei servizi sociali, dei dati e uno scenario su come questi sistemi possono trasformare il modo in cui le informazioni vengono gestite, creando il giusto bilanciamento tra accessibilità, privacy e sicurezza.
Il progetto esaminerà anche come le tecnologie d’uso domestico, come mobile, strumenti di domotica, wearable e robot potranno facilitare i compiti quotidiani con alert sulle medicine da prendere, esercizi da fare, la dieta da seguire.
Studierà anche come l’uso delle analisi predittive applicate al consumo di acqua ed energia domestica potranno migliorare la gestione della casa e come le condizioni in tempo reale del tempo o del traffico possono impattare sulle attività sociali delle persone.
Si tratta di un settore strategico: le Nazioni Unite stimano che entro il 2050 il 22% della popolazione mondiale supererà i 60 anni, oggi pari al 12%.