La comunicazione al via nei prossimi mesi con l’utilizzo dell’AI in chiave analitica. A cura di Starcom la strategia media
Il Salone del Mobile.Milano, la principale manifestazione internazionale dedicata al settore dell’arredo e del design, dopo una gara, affida a Publicis Groupe l’ideazione e lo sviluppo delle attività di comunicazione per la 62esima edizione in programma a Milano dal 16 al 21 aprile 2024.
A emergere in gara – spiega una nota – sono state la sinergia tra la visione creativa di Independent Ideas e la strategia trasformativa e di innovazione di Publicis Sapient. Insieme, i due brand hanno definito una progettualità inedita per cui, utilizzando l’artificial intelligence in chiave analitica e una piattaforma sviluppata ad hoc per creare arte generativa, racconteranno l’evoluzione di Salone del Mobile.Milano con un approccio data-driven che è insieme espressivo e informativo.
La strategia media sarà a cura di Starcom.
Luca Adornato, direttore marketing e comunicazione di Salone del Mobile.Milano, commenta: «Il Salone del Mobile.Milano è, per antonomasia, il luogo e il momento in cui il futuro del progetto si fa presente e reale. Per questo, la nuova campagna di comunicazione, nata dalla collaborazione con Publicis Groupe, sfrutta il più innovativo tra tutti gli strumenti oggi a disposizione del marketing e della creatività, l’intelligenza artificiale, avendone colto le potenzialità per esprimere il proprio percorso evolutivo. Nelle nostre campagne, l’AI verrà impiegata per comprendere, analizzare e raccontare storie, relazioni ed emozioni che la Manifestazione fa emergere durante tutto l’anno per creare sistemi narrativi che esprimono e valorizzano l’evento e la cultura del design. Publicis Groupe ci sta accompagnando in questa comunicazione non convenzionale, che si allontana dai codici tradizionali del settore e che, attraverso uno storytelling immaginifico e coinvolgente, consentirà di rappresentarne la concreta e costante innovazione».
La nuova piattaforma di comunicazione sarà lanciata nei prossimi mesi e racconterà identità, evoluzione e trasformazione di Salone del Mobile.Milano e dei suoi protagonisti da una prospettiva inedita e multidimensionale fondendo insieme arte, design e tecnologia AI generativa.
Il progetto è stato ideato e realizzato con la collaborazione scientifica di Paolo Ciuccarelli, professore di design e fondatore del DensityDesign Lab al Politecnico di Milano e del Center for Design a Northeastern University di Boston.
«La partnership con Salone del Mobile.Milano – spiega Alberto Fusignani, ceo di Independent Ideas – nasce per creare valore durevole nel tempo. Stiamo lavorando per far sì che l’esperienza di fruizione del Salone, e tutto ciò che ruota intorno ad essa, acquisti sempre più rilevanza e centralità. Grazie ai processi AI-driven progettati da Publicis Sapient analizziamo le conversazioni su temi rilevanti, intercettiamo in tempo reale i dibattiti che animano la community, unitamente alle voci dei brand, dei designer e dei visitatori, incanalando le riflessioni più significative in una piattaforma fluida in costante divenire. Questo ci permette di individuare e catalizzare gli insight più preziosi per generare creatività, realizzando sistemi artistici in grado di esprimere, interpretare e valorizzare i trend e la cultura del design».
«Siamo molto orgogliosi di lavorare fianco a fianco con il team di Salone del Mobile.Milano per costruire un progetto che faccia leva sui dati ‘aumentati’ dall’AI per elaborare significati e modelli di esperienza nuovi che rappresentano il significato più contemporaneo dell’impatto di Salone del Mobile.Milano sui suoi visitatori, sulla community internazionale e sulla società – aggiunge Laura Licari, executive experience director di Publicis Sapient -. Il progetto, che sarà realizzato da un team ibrido formato da designer e technologist di Publicis Sapient e creativi di Independent Ideas, rappresenta perfettamente la continuità con cui all’interno di Publicis Groupe si sviluppano strategie che mettono al centro innovazione, impatto di business e qualità creativa, facendo leva sul ruolo abilitante dell’experience strategy».