Abbiamo raccolto alcune operazioni di comunicazione create per i 25 anni dall’avvenimento storico
AIRBNB
A Berlino il portale di affitti Airbnb non ha avuto vita facile ma ha dedicato alla città una bella storia vera, raccontata da una sua utente e tradotta in uno spot creato da VCCP Berlin. Racconto personale che si inscrive nella grande storia, è descritto nei dettagli sul sito dedicato http://belonganywhere.com
Il doodle realizzato per l’occasione da Google ha voluto documentare come un simbolo di divisione sia diventato un simbolo di unità mandando in giro per il mondo 17 team di veed.me, seguendo le tracce dei pezzi del muro (uno è a Mountain View). La musica è stata composta dal musicista Nils Frahm che ha vissuto l’evento in prima persona.
Al doodle si aggiunge la piattaforma interattiva #Deutschland25 creata da 72andsunny Amsterdam che raccoglie su una mappa le conversazioni della generazione cresciuta dopo il crollo del Muro di Berlino e diffonde i progetti di chi ha ideato, formato da quest’esperienza, progetti sociali innovativi.
SOUNDCLOUD
Una vera e propria ricostruzione acustica è invece l’omaggio ideato SoundCloud e dall’agenzia Grey Berlino. In 7,32 minuti vengono percorsi i 155 chilometri di lunghezza del muro con un sound design che ricostruisce gli avvenimenti più significativi e i suoni, in corrispondenza dei luoghi precisi, delle uccisioni di 120 tra le persone che hanno cercato di attraversarlo.
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AMNESTY INTERNATIONAL
Amnesty International ha realizzato uno spot per ricordare che, nonostante il Muro di Belino sia caduto nel 1989, rimangono in piedi molti altri muri, nati per difendere ma in realtà fonte di ingiustizie e minaccia per i diritti umani. Tre esempi su tutti: la frontiera tra USA e Messico, India e Bangladesh per non parlare di quelli tra Israele e Palestina.