La seconda parte della ricerca realizzata dalla unit di GroupM grazie ai dati e agli insight della ricerca internazionale proprietaria LIVE Panel nella versione eCommerce Edition riguarda l’evoluzione del commercio digitale e il ruolo che le piattaforme potranno avere nella vita degli utenti
Nella ricerca di GroupM Research & Insight L’analisi delle prospettive dell’eCommerce è stata scandita in due fasi che corrispondono a due scale temporali: il futuro presente e i futuri possibili del commercio digitale.
Il futuro presente è quello che stiamo vivendo ed è descritto misurando il livello di maturità di due grandi mercati: quello dei servizi e quello dei prodotti al consumo. I mercati dei servizi (la ricerca LIVE Panel ne ha analizzati 20) risultano già maturi in settori come quello della vendita di contenuti digitali (libri, film, musica e giochi), del travel online e delle ricariche telefoniche. Ancora ampio margine invece per nuovi servizi come il delivery della spesa e del cibo pronto (circa il 40% del campione dichiara che potrebbe acquistare online) e per i servizi bancari, di telefonia fissa e di ticketing con un 35% circa di utenti potenziali.
Molto più articolate le relazioni dei consumatori con il mercato dei prodotti al consumo: una delle più interessanti riguarda i FMCG, ancora sotto media per gli acquisti online, dove emerge un gap significativo tra largo consumo non alimentare (detersivi e prodotti per l’igiene personale) che ha una percentuale di acquirenti potenziali superiore al 40% e grocery (fresco, acque e prodotti per l’infanzia) attorno al 28%.
Tutti gli altri mercati rilevati raggiungono una quota di consumatori potenziali pari al 35% della media mercato, con livelli di penetrazione dei consumatori attuali estremamente differenziati a seconda delle logiche e delle frequenze di acquisto.
I futuri possibili considerano invece le propensioni degli utenti a utilizzare piattaforme per il commercio digitale per altro oltre gli acquisti: LIVE Panel ha mappato diverse aree per aiutare i brand a immaginare concept futuri di servizio. Partendo dalle propensioni, 1 su 2 dichiara di essere disposto ad acquistare su una piattaforma digitale servizi di trasporto (bus, treni, aerei); 1 su 3 servizi formativi e didattici (corsi, asili), utilitiy (energia, tlc) e prodotti assicurativi; 1 su 4 servizi immobiliari e bancari. La disponibilità su piattaforme digitali di servizi di mobilità potrebbe avere un impatto positivo sulla vita delle persone: il 49% del campione dichiara che potrebbe affidare la gestione del pagamento delle tasse automobilistiche (bollo, assicurazione, pass ZTL) a una piattaforma di eCommerce, e il
30% i servizi di manutenzione auto (pieno, lavaggio, sostituzione gomme, tagliando). Sempre nella sfera pubblica, la ricerca evidenzia che già un 20% degli intervistati è disposto
ad affidare il proprio piano integrativo pensionistico a una piattaforma di eCommerce. Nella sfera privata, invece, emerge una certa resistenza nei confronti della gestione di servizi medici su piattaforme di eCommerce, ma il 46% si dichiara pronto a usare questi servizi per la consegna a domicilio di medicinali e il 36% per visite mediche a domicilio. La ricerca sottolinea anche come la valutazione dell’impatto delle piattaforme nella propria vita privata e
pubblica proceda in parallelo con la volontà di condividere il controllo dei dati: dalle analisi, infatti, emerge che in media oltre il 30% del campione è disposto a cedere informazioni sensibili e private a player digitali.