Kiwi risponde alla domanda su quanto le Personas ci raccontano di uomini e donne reali con cinque puntate podcast e vodcast
Per la sua nuova campagna di positioning Kiwi, la unit creativa nativa digitale di Uniting Group, ha scelto di focalizzarsi sullo strumento delle Personas, utili per identificare e studiare le target audience ma che a volte possono omologare una serie di caratteristiche dei consumatori e, di conseguenza, depotenziare l’approccio dei brand. Da qui l’idea di Kiwi di evidenziare il proprio DNA unconventional dimostrando i benefici della volontà di superare i preconcetti nel mondo della comunicazione, a beneficio di clienti e partner.
‘Personas’ è dunque il progetto di comunicazione dell’agenzia, che parte dalla domanda: ma quanto queste rappresentazioni ci raccontano di uomini e donne reali? Per rispondere la business unit ha sviluppato una campagna su Spotify e sui propri canali social, declinata in 5 episodi (podcast e vodcast).
Presentata dall’attore Marco Ripoldi, ogni puntata ha come protagonisti due figure di Kiwi e un ospite esterno chiamato a impersonare una determinata categoria di Personas (Millennial, Workaholic, Gen Z, Boomer, Health Seeker). L’idea è di far incontrare simbolicamente realtà e rappresentazione, con l’obiettivo di superare gli stereotipi in questo campo e poter realizzare campagne che parlino davvero ai consumatori.
“Con questo progetto vogliamo valorizzare l’approccio strategico e creativo di Kiwi, dove certamente i dati sono il punto di partenza essenziale di ogni ragionamento, ma al contempo cerchiamo sempre di mantenere alto il livello di riflessione critica e osservazione del mondo che ci circonda – afferma Giovanna Ferrero, Strategy Director di Kiwi – Part of Uniting Group. “I consumatori sono sempre più complessi e vincolarsi a eccessive schematizzazioni rischia di diventare un freno sia a livello di reale performance dei progetti di comunicazione, sia per la costruzione di valore per la marca. Con questa campagna vogliamo raccontare il nostro modo di vedere le cose, ma anche dare uno spunto di riflessione ai marketer e ai colleghi del nostro settore, in una chiave leggera, fresh e divertente”.