E’ successo in Danimarca alla nuova campagna di Danske Bank, contestata dai media e dal pubblico
Voleva essere un nuovo inizio per la banca danese Danske Bank, nell’ambito di una strategia volta a riconquistare la fiducia dei cittadini dopo i fatti di cronaca di cui era stata protagonista: fatti come la chiusura delle filiali nelle piccole città, licenziamenti di dipendenti per spostare le operazioni nella più economica Lituania, negare finanziamenti alle piccole imprese mettendole a rischio fallimento oltre al fatto di essere uno degli artefici del crollo del mercato immobiliare nei Paese.
Ma la campagna ‘New normal demand new standards’ lanciata recentemente ha invece scatenato la reazione indignata dei cittadini e dei media, soprattutto per l’uso delle immagini alla ‘occupy’ delle rivolte di strada contro il ‘sistema’. Anche Benetton per la campagna ‘Unemployee of the year’ aveva utilizzato immagini che facevano riferimento a tale ambito…ma Benetton non è una banca.
A queste si mescolano altre immagini di quello che è oggi la nuova normalità: due ragazze che si baciano, una sorta di Oscar Pistorius che corre sulle sue protesi, operaie cinesi in fabbrica, una parlamentare in aula con la sua bambina, riferimento evidentissimo alla europarlamentare italiana Licia Ronzulli che porta alle sedute del Parlamento Europeo la piccola Vittoria (tra l’altro la banca ha un board 100% maschile).
Tutto molto suggestivo, belle immagini, bella musica. Ma le critiche sui media social (vedi #newstandards) e tradizionali non hanno lasciato scampo: ‘Hey banchieri, vi siete scordati che i super cattivi siete voi? (Politiken); ‘la peggior comunicazione del 2012’ (Borsen).
Per la cronaca, la campagna è stata firmata dall’agenzia Mensch, la regia è di Martin Werner per la produzione di Bacon.
