Il Consiglio di Amministrazione di TIM si è riunito ieri per discutere le linee guida del Piano Industriale 2018-2020 e approvare il budget preliminare per il 2018.
Una scelta, quella di anticipare di tre mesi l’approvazione sia di budget che di piano strategico (di solito avveniva nel primo trimestre dell’anno), che “indica piani e obiettivi chiari fin dall’inizio del 2018 permettendo, dunque, alla società di avviare la propria ambiziosa strategia con l’obiettivo di raggiungere un modello di business migliorato e sostenibile”, ha sottolineato l’Amministratore Delegato di TIM Amos Genish.
Posto il carattere previsionale del piano, che chiaramente potrebbe essere modificato dagli eventi futuri, il budget preliminare per il 2018 conferma le linee guida fornite in occasione dell’approvazione del Piano Strategico 2017-2019 e sarà completato e recepito nel Piano Strategico 2018-2020, che sarà discusso dal CdA il prossimo 6 marzo.
Il Piano sarà incentrato sulla creazione di valore per massimizzare convergenza e offerte in bundle scalabili sfruttando al massimo l’estensione delle reti ultra broadband di TIM in fibra e LTE; si baserà su un maggiore e migliore utilizzo di data analytics e digitalizzazione, che contribuirà a migliorare l’efficienza permettendo una maggiore qualità del servizio alla clientela e a produrre margini più alti e aumentare la generazione di cassa.
In questo quadro, l’Amministratore Delegato ha presentato una panoramica dello scenario regolatorio, tenendo conto dei punti di vista del Governo e delle autorità di settore. La presentazione ha trattato, tra gli altri temi, i diversi modelli di separazione della rete fissa di accesso, confrontandoli con altre esperienze internazionali. Nei prossimi mesi il management continuerà a vagliare le diverse ipotesi per stabilire se la separazione della rete sia necessaria per rispondere agli input delle Istituzioni e per creare valore.
NEL NUOVO PIANO AL CENTRO I CONTENUTI, IN ACCORDO CON MEDIASET
Il Consiglio a maggioranza autorizza a proseguire la negoziazione per finalizzare un nuovo accordo con Gruppo Mediaset per l’acquisto di contenuti
Uno degli elementi principali del piano strategico 2018-2020 di TIM è quello di proporre un’offerta convergente che includa contenuti video all’interno delle proprie offerte per fisso e mobile, come già avvenuto con il lancio di TIM SHOW, l’offerta di contenuti multimediali premium con musica, video game, serie TV e notizie per i clienti TIM senza costi aggiuntivi.
In quest’ottica, il Consiglio ha autorizzato a maggioranza il management a proseguire le trattative e chiudere un nuovo e completo accordo pluriennale con il Gruppo Mediaset per mettere a disposizione dei clienti TIM i migliori contenuti lineari, i film e le serie TV, le notizie sportive di Mediaset. L’accordo potrà essere attivo a partire dal 2018 sui canali lineari e on-demand ed arricchirà la piattaforma TIMVISION. I clienti TIM potranno accedere ai contenuti da Decoder, Smart TV, Web e App mobile. La Società sta negoziando accordi analoghi con altri player di mercato.
A margine di tale accordo pluriennale, il Consiglio ha autorizzato il management a negoziare con Mediaset l’acquisto dei diritti di Premium relativi alle partite del girone di ritorno del campionato di Seria A TIM 2017/2018, le partite della UEFA Champions League 2018 e altri eventi calcistici internazionali offerti da Premium.
Questo accordo sostituirà quello attualmente in essere tra TIM e Mediaset.
PRECISAZIONI SU COSTITUZIONE DELLA JOINT VENTURE CON CANAL+
Infine, il Consiglio di Amministrazione è tornato ad affrontare il tema della Joint Venture con Canal+, approvandolo a maggioranza sulla scorta di una modifica agli accordi raggiunti volta ad accertare la durata degli impegni, dunque a confermare la qualificazione dell’iniziativa come operazione con parte correlata di minore rilevanza alla stregua dei parametri stabiliti da Consob (vedi comunicato stampa del 20 ottobre 2017), circostanza che il Collegio Sindacale ha contestato. Il Consiglio ha così avuto l’occasione di ribadire, con delibera assunta a maggioranza, interesse, convenienza e congruità delle condizioni dell’iniziativa, riepilogandone la motivazione nel contesto della pianificazione strategica in corso di definizione.