Riconosce le emozioni – come soddisfazione, perplessità o delusione – dalle espressioni facciali e dal tono di voce e si adatta all’umore dell’utente l’assistente virtuale Asia presentato da QuestIT.
Questo primo grado di empatia è stato realizzato per permettere all’assistente virtuale di adattare le risposte e proporre la migliore soluzione ai problemi dell’utente nella fase d’acquisto di un prodotto o servizio.
Asia è stato messo a punto da QuestIT, azienda italiana specializzata nello sviluppo conversational platform che superano il concetto di chatbot instaurando con gli utenti una relazione su base empatica.
“Il dialogo che Asia crea con gli utenti non è basato solamente sulla componente verbale ma anche su quella emotiva e questo la rende capace di riconoscere le loro esigenze più specifiche ma anche i loro stati d’animo”, dichiara Ernesto di Iorio, CEO di QuestIT, che nei prossimi anni le aziende di ogni settore punteranno a umanizzare sempre più gli assistenti virtuali.
Secondo una ricerca MarketsandMarkets pubblicata da Time, entro il 2024 l’industria dell’AI che predice le emozioni varrà circa 56 miliardi di dollari. Il problema, caso mai, è la scarsità di talenti esperti di AI, soprattutto in Italia.