Secondo il New York Times, che ha potuto visionare documenti interni, Meta starebbe pensando di aprire un negozio fisico per incuriosire la gente e far sperimentare la varietà di prodotti dell’azienda, che vanno oltre le app social e di messaggistica.
L’azienda conosciuta come Facebook fino a una decina di giorni fa vuole infatti spingere su metaverso ed esperienze connesse ma si tratta di soluzioni che vanno provate in prima persona, a cominciare da quelle già disponibili come Oculus Quest, Portal e gli smart glass Ray-Ban.
Secondo i documenti, il brand attraverso il negozio fisico intende accendere “curiosità” ed esprimere “vicinanza” con i consumatori, “accolti” in un spazio dove possano intraprendere un viaggio “privo di preconcetti” sperimentando di prima mano. Idealmente il primo store Meta potrebbe aprire accanto agli uffici del Reality Labs, a Burlingame, in California, in modo che designer e sviluppatori possano ricavare insight e feedback dal pubblico. In un secondo momento la presenza retail di Meta potrebbe estendersi in altre zone del mondo, con nuovi spazi.
Non sarebbe certo il primo tech brand ad avere una presenza retail: Amazon è stato un precursore per introdurre al pubblico Alexa e i device Echo e anche Google ha sperimentato in passato svariati pop-up shop e durante l’estate ha aperto il suo primo store fisico a New York, adiacente alla sede dell’azienda al Chelsea Market, dove vengono venduti i device fisici targati Google, Nest e Fitbit. La stessa Facebook nel 2018 aveva aperto dei corner all’interno dei department store Macy’s e un pop-up shop a SoHo per far sperimentare Oculus.
Non è nemmeno un progetto nuovo: il New York Times specifica infatti che si tratta di progetti datati oltre un anno fa e che potrebbe volerci ancora molto prima di vedere sul mercato un prodotto firmato Meta.