La piattaforma è già funzionante e Connexia la sta utilizzando per registrare lavori e presentazioni
Non sostituisce uffici brevetti e studi legali, ma è un significativo passo in aventi nella protezione della proprietà intellettuale, di qualunque genere essa sia. Parliamo di CreativitySafe, soluzione basata su blockchain ideata da un team di esperti provenienti da diversi settori – legal, tech, economia, marketing – che permette ai creativi di certificare la proprietà delle proprie opere e idee ed eventualmente tutelarla nelle sedi opportune con strumenti a prova di legge.
Il termine creativi ha un’accezione molto ampia: non solo quelli pubblicitari, nicchia da cui comincia il lancio, ma chiunque abbia prodotto un’opera d’ingegno e dunque artisti, musicisti, fotografi, ricercatori scientifici, sviluppatori.
Il funzionamento di CreativitySafe è semplice: basta iscriversi e caricare i file ed eventuali prove (articoli, pubblicazioni, post social) che documentano la proprietà dell’opera, creando un ‘dossier probatorio’. Si riceve un certificato che prova l’avvenuta certificazione dell’opera e del relativo dossier sulla blockchain, un file tecnico OTS che permette di risalire alla transazione finale e al blocco della blockchain su cui le opere sono certificare e un bollino da apporre sulle opere nel caso siano esposte in pubblico per scoraggiare utilizzi impropri.
I costi sono accessibili: da 7 euro ricaricabili per tre registrazioni ai piani mensili basic (13€) e professional (37€) per realtà più strutturate. Tutti i piani permettono di ricevere assistenza su come usare il servizio e i documenti sono utilizzabili come prove con valore legale.
«Il nostro obiettivo non è però intasare le aule dei tribunali, ma offrire un deterrente efficace a chi vuole utilizzare in modo scorretto la creatività altrui» spiega Marcello Esposito, CEO & Founder.
Matteo Bormetti, Chief Marketing & Commercial Officer, ha aggiunto inoltre che “siamo stati anche fortemente motivati dal fatto che il legislatore europeo e, più recentemente, quello italiano si stiano dimostrando particolarmente sensibili al problema e abbiano riconosciuto la validità della tecnologia blockchain nell’ambito di tutela della proprietà intellettuale. Vedere un segnale così forte ci ha dato la certezza che stiamo realizzando un servizio che sarà utile a tanti creativi”.
La piattaforma è già funzionante e la stanno utilizzando diverse realtà tra le quali l’agenzia Connexia, da circa un mese, il cui CEO Paolo D’Ammassa ha spiegato che lo strumento è efficace soprattutto nei casi non normati dai contratti con i clienti. «In agenzia ci è capitato di fare una proposta a un’azienda, vederla rifiutata e poi realizzata sotto altro nome. CreativitySafe è una bella risposta al problema, un deterrente agli abusi che aiuta l’economia e promuove la creatività. Da oggi rubare le idee sarà un po’ più difficile». L’agenzia ha anche collaborato alla messa a punto della piattaforma con una consulenza sulla UX.