Adobe ha chiuso la gara media dividendo l’incarico tra Wpp e Publicis Media. Lo riporta Adweek che spiega come le due holding collaboreranno creando un nuovo “centro d’eccellenza” per servire il cliente a livello globale e allineare i team regionali con un’unica strategia di marketing. Adobe conta su un budget per la comunicazione B2C di circa 500 milioni di dollari.
Nel dettaglio, Wavemaker ha mantenuto l’incarico nelle Americhe e ha allargato il suo ambito d’azione dalle sole attività di brand marketing a tutte quelle dell’intera strategia full-funnel, per un budget che ammonterebbe alla metà del totale, ossia 250 milioni di $.
Publicis Media si occuperà di Adobe nelle regioni Emea, Apac e in Giappone, che contano insieme sulla restante parte del budget di circa 250 milioni.
Tra le agenzie uscenti c’è Dentsu, che si occupava di Adobe in Giappone, mentre Wpp che lo seguiva in Emea, più Assembly di Stagwell Media che però recentemente aveva vinto il budget di Dropbox, tra i competitor di Adobe.
In passato Adobe lavorava con almeno 17 agenzie nel mondo, che rendevano difficile la coordinazione delle operazioni di marketing a livello internazionale. Da qui l’idea di indire una gara, condotta con il supporto di MediaLink, coerente con il processo di trasformazione del marketing intrapreso 18 mesi fa per ridefinire un modello per il media e una strategia full-funnel. Con due sole sigle, l’azienda spera dunque di riuscire a mettere a punto messaggi più coerenti, fermo restando che a livello regionale gli obiettivi continueranno ad essere diversi. Negli Stati Uniti Adobe mira a mantenere alta l’attenzione su segmenti di audience, mentre all’estero punta a guadagnare quote di mercato affinando strategie a livello nazionale.