Come funziona e cosa offre a brand, agenzie e publisher la piattaforma di mobile advertising Huawei Ads
Con l’impulso ricevuto durante la pandemia, l’app economy sta vivendo una fase di rinnovato boom. Il tempo speso in-app da parte degli utenti cresce del 20% anno su anno e i player stanno intensificando gli sforzi per emergere in un panorama ormai affollato. Tutto ciò sta generando una crescita della pubblicità mobile, che dovrebbe arrivare a valere alla fine di quest’anno 290 miliardi di dollari (fonte: App Annie) e nel quale vuole giocare un ruolo di primo piano Huawei.
Il colosso cinese dell’elettronica di consumo ha lanciato in Europa la scorsa primavera la sua piattaforma pubblicitaria Huawei Ads, che offre agli inserzionisti la possibilità di raggiungere 700 milioni di utenti registrati con Huawei ID in tutto il mondo, 400 milioni dei quali fuori dalla Cina. Sono invece 500 milioni gli utenti che ogni mese utilizzano l’app store AppGallery, il terzo più grande al mondo. Non ultimi, ci sono più di 83 milioni di utenti ‘premium’ che utilizzano gli ultimi modelli di device Huawei delle gamme Mate e P sui quali AppGallery è l’app store primario.
A spiegarci come funziona e cosa offre Huawei Ads è Pier Giorgio Furcas, Deputy GM Huawei CBG Italia. La piattaforma conta in Italia su un team dedicato. E’ infatti possibile pianificare l’ecosistema Huawei in modalità self service, ma in contemporanea Huawei ha previsto dei team di supporto in modo da facilitare l’utilizzo e spiegare meglio le caratteristiche esistenti e future.
Che tipo di strumenti e formati propone Huawei Ads?
«Huawei Ads è la piattaforma pubblicitaria proprietaria di Huawei che si rivolge a inserzionisti e publisher, una DSP dedicata al mondo mobile che fa leva sull’ecosistema di Huawei per erogare pubblicità estremamente mirata sia su inventory di prima che di terze parti. Attualmente permette di agire su 3 aree diverse: programmatic display sulle applicazioni di prima parte di Huawei (Video, Books, Assistant, etc.) e sulle app di terze parti presenti su AppGallery che hanno deciso di installare il modulo pubblicitario dedicato; posizionamenti dedicati ad AppGallery dove i publisher possono promuovere le proprie applicazioni con l’obiettivo di generare più download e attivazioni. Infine abbiamo la parte di SEM con Petal Search, motore di ricerca proprietario di Huawei lanciato a Ottobre 2020, che permette agli advertiser di inserire sia annunci testuali che annunci shopping per aumentare le vendite del proprio e-commerce. Attualmente la piattaforma eroga pubblicità su smartphone e tablet, ma è previsto in futuro l’allargamento ai canali desktop e smart tv».
New entrant nel mercato della pubblicità mobile, la piattaforma conta su un’interfaccia intuitiva, con una logica plug and play che la rende facilmente utilizzabile, e condizioni favorevoli. Per i publisher Huawei ha previsto un circuito pubblicitario ad hoc e un modello di revenue share 80/20 rispetto al classico 70/30 che caratterizza gli altri circuiti pubblicitari.
“Gli inserzionisti che la utilizzano hanno potuto sperimentare un deciso miglioramento dei loro conversion rate e dei pricing più convenienti. Aggiungiamo anche che la piattaforma non presenta alcun costo tecnico per utilizzo e targeting” spiega Furcas. Ai nuovi inserzionisti sono inoltre stati assegnati dei bonus per permetter loro di testare la piattaforma.
Come si inserisce la proposta di Huawei Ads nel quadro dell’evoluzione cookieless dell’ecosistema digitale e che garanzie offre in termini di privacy?
«La DSP/SSP di Huawei Ads permette di utilizzare i dati della DMP di Huawei per ottimizzare le performance delle campagne pubblicitarie. In questa transizione verso un mondo cookieless, l’utilizzo di dati di prima parte sarà fondamentale, e Huawei Ads mette nelle mani degli inserzionisti degli strumenti di targeting basati su dati proprietari oltre alla possibilità di profilare su base azione, ovvero su chi installa e utilizza determinati tipi di app. Un altro aspetto importante è quello del rispetto della privacy degli utenti. Per adattarsi alle regole del GDPR, la piattaforma utilizza l’OAID (Open Advertising Identifier), un identificativo non permanente che conserva le informazioni per un periodo molto limitato. Sia gli utenti che gli inserzionisti sono quindi tutelati, senza per questo perdere la possibilità di erogare campagne mirate ed efficaci. Inoltre sono state finalizzate importanti partnership con rilevanti player del mercato in ambito di mobile tracking, come Kochava, Appsflyer e Sizmek».
La piattaforma offre inoltre uno strumento di reportistica interna auto-certificata, dove l’advertiser ha la possibilità di andare nel dettaglio a livello di KPI.
Che risultati sta ottenendo Huawei Ads da quando è stata lanciata?
«La piattaforma è stata lanciata in fase di testing nel 2020 e da allora ha visto una netta crescita sia in termini di traffico che di inserzionisti, grazie alla chiusura di accordi con grossi operatori nel mercato. A livello di traffico abbiamo registrato una crescita del 20% mese su mese nella prima metà di quest’anno. Quanto alla conversione, i risultati generati in termini di cost per download e cost per activation sono sicuramente un punto di forza apprezzato dagli inserzionisti. A questo si aggiunge anche la possibilità di tracciare altri KPI legati alle azioni di retention, rendendo la piattaforma ideale per e-commerce che vogliano investire nella piattaforma».
Quali novità sono previste per il futuro?
«Oltre all’allargamento dell’inventory al mondo desktop e smart tv, il focus sarà sicuramente sul miglioramento del prodotto, con l’aggiunta di feature che vengano incontro alle esigenze degli inserzionisti. Una di queste sarà la creazione di algoritmi per l’automatic bidding, una caratteristica molto richiesta da quegli advertiser che lavorano principalmente a performance».